“Incomprensibile passo indietro del Governo sull’informatizzazione della giustizia civile in Italia. Nel testo su cui domani il Governo si avvia a chiedere la fiducia per convertire in legge il decreto in materia fallimentare, civile e processuale civile si prevede che il ministro della Giustizia, con regolamento, possa disciplinare anche l’acquisizione della copia cartacea degli atti depositati telematicamente. Se così fosse si vanificherebbero gli sforzi degli operatori della giustizia, in primo luogo gli avvocati, per avere un sistema più rapido ed efficiente”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Luigi Pansini in merito all’emendamento approvato all’articolo 19 del decreto.
“In una riforma che dovrebbe migliorare e velocizzare il funzionamento dell’amministrazione giudiziaria – continua Pansini – incredibilmente si inserisce una norma a favore delle ‘scartoffie’, mentre il processo dovrebbe viaggiare sulla rete. Approvare la norma sarebbe una resa a chi, all’interno dell’avvocatura, della magistratura, degli operatori di cancelleria, ha opposto resistenze al pct”.
“La copia cartacea obbligatoria segnerebbe l’inizio della fine del processo telematico, e sarebbe un passo indietro per una giustizia più rapida ed efficiente” – conclude Pansini.