Italia Oggi, nel suo numero del lunedì, traccia un profilo di professionisti affermati.
Oggi è la volta del segretario generale di ANF, Luigi Pansini.
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Chi è Luigi Pansini
• Dipendente da ogni forma di zucchero, non può fare a meno del gelato. Meglio ancora durante l’inverno • Cinefi lo fin da ragazzo, tra i suoi fi lm preferiti una menzione d’onore la merita C’era una volta in America • Uomo di città e amante delle grandi metropoli, tra le mete che gli sono rimaste nel cuore non poteva mancare Tokyo • Da sempre legato ai grandi cantautori italiani la sua canzone preferita è Cara di Lucio Dalla • Musicista nell’anima appena gli impegni glielo consentono torna a dedicarsi al suo amato pianoforte
NOME
Luigi Pansini
Bari
23 settembre 1968
Laureato in giurisprudenza all’inizio degli anni 90, si iscrive all’Ordine degli avvocati di Bari nel 1994. Si occupa fin da subito di diritto civile acquisendo, col tempo, sempre maggiori competenze nel campo del diritto fallimentare. Dal 2011 è iscritto all’Organismo di mediazione e conciliazione presso l’Ordine degli avvocati di Bari. Dopo un’espe- rienza presso il Sindacato avvocati di Bari e presso la sezione dell’Associazione nazionale forense del capoluogo pugliese, entra nel 2010 a far parte del Consiglio nazionale dell’Anf fino a divenire segretario generale nel 2015.
Di solito quando si sceglie di intraprendere una professione è consigliabile avere un piano di azione. Organizzarsi, programmare e seguire passo passo la scaletta prestabilita. Salvo poi trovarsi per caso nel posto giusto, al momento giusto e scegliere di colpo di abbandonare la strada delineata. E tutto senza mai voltarsi indietro mostrando rimpianti. È questo il caso di Luigi Pansini, segretario generale dell’Associazione nazionale forense, classe 1968, barese nell’anima, avvocato un po’ per scelta e un po’ per caso. Già, perché il percorso professionale di Pansini inizia con la pratica notarile, prima di arrivare a incrociare, senza volerlo, quello dell’avvocatura con la complicità della passione per il pallone. «Mentre stavo proseguendo nel mio percorso di pratica presso uno studio notarile», ha raccontato a ItaliaOggi Sette il numero uno dell’Anf, «mi trovai, per caso, coinvolto in una partita di pallone tra colleghi nel corso della quale conobbi quello che negli anni a venire sarebbe stato il mio maestro». Ricevuta l’offerta, complice la forte propensione per il diritto civile, ecco che il percorso di Pansini cambia improvvisamente. «Il passaggio dalla pratica notarile a quella legale mi ha aperto molte strade e offerto molte opportunità. Non mi sono mai voltato indietro e non ho rimpianti in merito alla scelta che ho fatto» ha raccontato Pansini, «non sono una persona nata con la vocazione per l’avvocatura, né una persona che fin da subito ha sentito che il diritto era la strada giusta ma oggi sono un professionista contento e soddisfatto del proprio lavoro. Anche se», ha proseguito Pansini, «nonostante l’amore per il diritto fallimentare che mi dà la possibilità di spaziare tra tante materie diverse mi piacerebbe un giorno poter coltivare la mia passione per la contrattualistica, magari anche all’estero». Il percorso professionale non è, però, l’unica cosa con cui il segretario generale dell’Anf si è trovato ad avere a che fare un po’ per caso. Anche l’impegno per l’Associazione, infatti, ha seguito la falsa riga del percorso legale. E, anche questa volta, il complice numero uno è stato il pallone. «Sempre nel corso di una partita», ha spiegato Pansini, «mi sono trovato a confrontarmi con un collega già coinvolto nel mondo associativo che mi ha contagiato e mi ha fatto conoscere un altro aspetto dell’avvocatura a cui sono molto legato». Un impegno, quello di Pansini, per l’Associazione, coltivato prima a livello locale e successivamente esteso anche all’ambito nazionale tanto da portarlo a essere eletto segretario generale per un mandato che avrà durata triennale. A non essere per nulla casuali nella vita di Pansini sono, invece, le passioni. Quelle per la musica e per i viaggi. «Per anni mi sono dedicato al pianoforte quasi a tempo pieno portando avanti gli studi al conservatorio», ha racconto il segretario generale, «e, ancora oggi, appena ho un minuto torno a suonare. Se potessi, però, mi dedicherei anche alla musica pop-leggera ». E, a proposito di passioni, ad accompagnare Pansini c’è anche quella per tutto ciò che è oltre confine. «La passione e l’arricchimento umano che dona l’avere la possibilità di viaggiare sono un qualcosa che in nessun altro modo può essere ottenuto», ha sottolineato il numero uno di Anf, «conoscere e approfondire i molti aspetti di persone che vivono in contesti diversi dai nostri, soprattutto cittadini, è un qualcosa che non smetterò mai di desiderare». Ecco, quindi, che in calendario ci sono due mete non di poco conto: il Sud America, Argentina e Cile soprattutto e Africa centrale. Ma nella vita del segretario generale, per quanto più recente rispetto alle altre, è arrivata anche un’ altra passione, quella per il teatro. «Negli ultimi tre anni, prima della nomina, ho frequentato un laboratorio teatrale. Un’occasione unica di confronto con me stesso e con le altre persone che mi permetteva, tra le altre cose, anche di isolarmi da tutti e da tutto perché non potevamo in alcun modo usare i cellulari». Un legame, quello con il teatro, nato non tanto da un palcoscenico, quanto dal cinema. Ed è proprio dal grande schermo che non è escluso che Pansini abbia avuto modo di trarre ispirazione anche per le sue attività. Musicista, aspirante attore per diletto, viaggiatore di professione, avvocato e segretario generale dell’Anf. Insomma, come ha detto Toni Servillo nel film Viva la libertà : «Io sono qui per far sì che domani non si dica: I tempi erano oscuri perché loro hanno taciuto».
Beatrice Migliorini