19.12.13 Dure critiche dell’ANF di Taranto al Ddl sul processo civile



Nella giornata del 17 dicembre 2013 il Consiglio dei Ministri ha varato un disegno di legge sul processo civile (c.d. Pacchetto Giustizia) che mira ad inserire nuove modifiche al codice di procedura civile.
La sede di Taranto dell’Associazione Nazionale Forense – “Lucio Tomassini” esprime fortissime perplessità in merito ad alcune delle proposte ivi contenute.
È il caso della c.d. “sentenza semplificata” che prevede che il Giudice possa rimettere alle parti la scelta se richiedere la motivazione estesa ai fini della impugnazione della sentenza, previo pagamento di una quota del contributo unificato dovuto per il giudizio successivo (ossia una sorta di sentenza a pagamento); il caso del c.d. “avvocato responsabilizzato” che prevede che nei processi in cui è evidente che si tratta di causa temeraria, vi è la responsabilità in solido del difensore (ai fini della disincentivazione di questa pratica); il caso del c.d. “appello veloce” con cui il Giudice di appello che confermi il provvedimento di primo grado possa rifarsi alla motivazione già esposta dal magistrato di primo grado.
È l’ennesima dimostrazione che il legislatore continua a predisporre provvedimenti e riforme senza la collaborazione di tutte le componenti che operano nella giurisdizione, introducendo provvedimenti slegati tra loro e privi di alcun denominatore comune e dimostrando di non conoscere i reali problemi che affliggono la giustizia.
Perché il legislatore si ostina caparbiamente a crearci inutili corse ad ostacoli, ad imporci decadenze a trasformare in pejus il nostro modus operandi, quando la risoluzione delle varie problematiche che attanagliano la giustizia sono in realtà più semplici di quanto si possa credere?
Perché il settore della Giustizia deve diventare un salvadanaio cui attingere per ovviare a tutti gli sprechi di cui si sono fatti complici i politici negli ultimi vent’anni?
Perché i cittadini devono continuare ad essere vessati per ottenere giustizia e gli avvocati messi in condizione di non operare in modo adeguato e dignitoso?
È ORA DI DIRE BASTA!
L’A.N.F. si oppone e si opporrà in tutte le sedi a questi provvedimenti che mirano esclusivamente ad una mera riduzione del contenzioso, senza proporre alcun contributo di merito valido per la risoluzione effettiva dei reali problemi della giustizia.

Adriano De Franco
Segretario Associazione Forense “Lucio Tomassini”
ANF – Taranto

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