Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Luigi Pansini, nel corso della sua relazione alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario a Bari.
“Ruolo e autorevolezza dell’Avvocatura – continua Pansini – si misurano in termini non di equo compenso ma di capacità di saper leggere e governare i cambiamenti, di saper cogliere le opportunità dell’alta specializzazione del suo sapere e delle possibili aggregazioni anche con altre professionalità, di fare autocritica ridisegnando una nuova figura di avvocato e rimettendo mano ad una legge ordinamentale troppo frettolosamente approvata che, dopo solo cinque anni, ha già mostrato tutti i suoi limiti”.
“Un’Avvocatura responsabile rifugge la tentazione di riversare le paure della professione sulle generazioni più giovani, spacciando per meritocrazia un esame di abilitazione senza codici annotati che non si ha il coraggio di riformare per non intaccare rendite di posizione” – conclude Pansini.