AVVOCATI; CHIUSO A BERGAMO IL VII CONGRESSO DI ANF. L’ANF AL GOVERNO: RACCOGLIAMO LA SFIDA DEL CAMBIAMENTO. SUL TAVOLO: PROCESSO TELEMATICO, IMPEGNO SUI GIOVANI, MODERNIZZAZIONE DEGLI STUDI PROFESSIONALI, SUPERAMENTO DI UNA LEGGE FORENSE INADEGUATA, DDL CONCORRENZA

Si è chiuso oggi a Bergamo il VII Congresso dell’Associazione Nazionale Forense.

Dopo tre giorni di confronto sulla modernizzazione della giustizia e della professione forense, oggi l’assemblea ha eletto i primi 71 membri del consiglio nazionale dell’associazione, che, con la integrazione dei componenti provenienti dalle sedi, si riunirà a Roma al più presto per procedere all’elezione degli organi direttivi: Segretario generale e Direttivo Nazionale, oltre all’ufficio di Presidenza.

Leit motiv del congresso è stata la sfida professionale che investe gli avvocati, che Anf ha ben chiara da anni , cioè la necessità di aprire i confini della professione.

Internazionalizzazione degli studi e sviluppo dell’attività professionale nel mercato sovranazionale, sono tra gli spunti proposti, condivisi con convinzione dalla platea di Anf in un’assise ormai proiettata a raccogliere le sfide del cambiamento.

E anche il dibattito su uno dei temi caldi per la categoria – il rapporto con il mercato, con le logiche di impresa e con le forme societarie per l’esercizio della professione – è stato denso di contributi, decisamente market oriented, a conferma di quel percorso che l’associazione ha iniziato da anni, anche in contrasto con altre componenti dell’avvocatura.

Con il congresso di Bergamo si conclude il mandato di segretario generale di Ester Perifano, che ha traghettato l’Anf su posizioni di apertura al dibattito politico-culturale europeo e che ogni probabilità andranno a caratterizzare il prossimo futuro dell’associazione.

“All’incirca negli ultimi dieci anni – ha dichiarato Perifano – l’avvocatura ha visto volatilizzare spazi professionali, e di mercato, che duravano da sempre, ha progressivamente ceduto, quasi sempre senza avere la forza di proporre alternative valide, quote rilevanti della propria attività .

Corrispondentemente, e sono i dati che annualmente diffonde Cassa Forense, i redditi medi sono calati anch’essi all’incirca del 30%.

La mutazione non è ancora definitivamente compiuta, e quello che risulta insopportabile ai più giovani e ai più deboli è la situazione di grande incertezza nella quale sono costretti a muoversi.

E’ in questa contingenza che ANF, in linea con la sua tradizione, deve sviluppare tutte le capacità di cui dispone e tracciare una linea, indicare una strada che, potrà essere seguita anche da altri. Se solo vorranno liberarsi da inutili e dannosi preconcetti”.

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