Nessun prodotto nel carrello.

“A.N.F. è seriamente preoccupata per la compromissione del funzionamento dell’Organismo Congressuale Forense. I gravi fatti che hanno interessato la gestione dell’Organismo ed i suoi organi dirigenti, emersi dalle verifiche operate sui bilanci e sull’utilizzo dei conti pregiudicano l’autorevolezza dell’Ufficio di Coordinamento dell’O.C.F. in vista dell’adunanza dell’8 e del 9 aprile 2022, del dibattito precongressuale ed anche del prossimo Congresso nazionale dell’Avvocatura che si terrà in autunno a Lecce. Occorre che tutti i componenti dimissionari dell’Ufficio di coordinamento rassegnino le dimissioni anche da componenti dell’assemblea e si proceda al più presto a ricostituire l’Ufficio di Coordinamento, con nuovi componenti non compromessi in alcun modo con la precedente gestione, affinché le attività di preparazione del Congresso Nazionale Forense di ottobre 2022 vengano messe in campo con la necessaria autorevolezza”.
Così il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Giampaolo Di Marco, in merito a quanto deliberato dal consiglio nazionale di ANF sull’OCF.
“Il prossimo Congresso è chiamato ad affrontare temi di cruciale importanza, fra cui la non più rinviabile riforma della Legge Professionale e la revisione dello Statuto del Congresso Nazionale Forense e dell’Organismo che ne è la diretta emanazione. E’ necessario che le forze migliori dell’avvocatura instaurino un dialogo costruttivo per un ripensamento dell’assetto della governance e della necessaria rappresentanza politica dell’avvocatura, il più possibile unitaria e condivisa, e dunque eletta con sistemi democratici e trasparenti” – aggiunge Di Marco.