“Da parte di ANF c’è apertura ad una soluzione normativa per risolvere l’ormai annoso problema del sistema elettivo della rappresentanza ordinistica forense. Se nel prossimo incontro di mercoledì con il Ministro Orlando ci saranno le basi per raggiungere un’identità di vedute sul tema e verrà avanzata una soluzione normativa che contemperi le basilari regole di democrazia, rappresentanza e rappresentatività, siamo certi si aprirà uno scenario nuovo e finalmente verrà restituito all’avvocatura il diritto ad eleggere le proprie istituzioni ordinistiche con piena legittimità”.
Così il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Luigi Pansini, che il 14 ottobre scorso con una lettera ha anticipato al Ministro Orlando la posizione di ANF che verrà esposta all’incontro di mercoledì 21 ottobre a via Arenula.
“Il perimetro di intervento sulla norma primaria è ben preciso, perché – continua Pansini – occorre in primo luogo procedere con l’eliminazione del “voto di lista”, quindi tutelare la parità di genere nel senso delineato dal TAR Lazio nelle sentenze che hanno visto riconosciute le ragioni di ANF e assicurare il rispetto di un limite del numero delle preferenze esprimibili a tutela delle minoranze, con possibilità di votare candidati anche appartenenti a liste diverse.
“Infine la disciplina transitoria dovrà essere improntata a criteri di legalità e la posizione di ANF sulla questione – aggiunge Pansini – è nota: laddove si è votato e non vi sono state impugnazioni dei risultati, il procedimento (amministrativo) elettorale deve ritenersi concluso e i risultati sono intangibili. Laddove si è votato occorrerà tener presente la pendenza dei giudizi dinanzi ai giudici amministrativi e al Consiglio Nazionale Forense e procedere nuovamente alle operazioni di voto alla luce delle nuove disposizioni. Dove invece non si è ancora votato, le operazioni di voto dovranno svolgersi alla luce delle nuove disposizioni da introdurre con l’annunciato intervento del Ministero della Giustizia sulla norma primaria”.
“L’auspicio di ANF è che l’ipotesi ventilata dal Ministro Orlando sulle modalità di elezione dei componenti dei consigli dell’ordine sia il primo passo di un più ampio ripensamento dell’intero sistema di rappresentanza dell’Avvocatura, con riferimento alla posizione del Consiglio Nazionale Forense che racchiude in sé le funzioni legislative, giurisdizionali e di governo, e delle altre criticità della legge professionale in tema di accesso, specializzazioni, formazione professionale continua”- conclude Pansini.