Due provvedimenti diversi ma con un denominatore comune: la tagliola sui diritti dei cittadini. Questa la denuncia dell’Associazione Nazionale Forense – A.N.F. di fronte a all’emendamento al Decreto Fisco all’esame delle Commissioni del Senato che stabilisce la non impugnabilità dell’estratto di ruolo, il documento dell’Agenzia delle Entrate con il dettaglio delle cartelle esattoriali. Altra nota dolente che segue a poche settimane la paventata possibilità che si aumenti il contributo unificato.
Per Giampaolo Di Marco, Segretario generale A.N.F.: “I due provvedimenti di fatto sottendono la stessa filosofia: ridurre la possibilità per il cittadino di avere giustizia. Invece di puntare sulla semplificazione e la sburocratizzazione, invece di ridurre la distanza tra il contribuente e le istituzioni, in questo caso l’Agenzia delle entrate e la macchina giudiziaria, si cerca di evitarne l’accesso. Come ha anche giustamente sottolineato il Cnf la stessa formulazione dell’emendamento al decreto Fiscale è ‘tecnicamente criticabile’ e contrasta con la decisione della Cassazione che tutela il contribuente che non ha ricevuto o non ha ricevuto correttamente la notifica della cartella di pagamento.
Il Parlamento deve fare un immediato cambio di rotta”.