“Un errore quello di voler approvare in modo sbrigativo una legge con tante criticità senza apportare le necessarie modifiche. Quanto sta accadendo con l’equo compenso è una forzatura che incomprensibilmente spacca in due il mondo delle professioni che attende una nuova legge da tempo, ma non una legge qualsiasi. Dopo anni di sciagurata deregulation e di dumping a spese dei professionisti, è importante una riforma che tuteli con equilibrio le tante categorie interessate, anzi è assolutamente necessaria. Invece così si approva un’impostazione punitiva, mentre sarebbe di gran lunga preferibile introdurre sistemi incentivanti a favore dei professionisti, e precise limitazioni cui debbano attenersi i committenti forti e le amministrazioni pubbliche.
Le rappresentanze degli avvocati, e delle professioni in generale, non si dividano, perché come insegna l’approvazione obtorto collo della legge forense del 2012, una cattiva legge non sempre è meglio di niente”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Giampaolo Di Marco.