EQUO COMPENSO; DI MARCO (ASS. NAZ. FORENSE): SENATO MODIFICHI IL TESTO, ATTUALMENTE NON RISPONDE ALLE NECESSITA’ DEI PROFESSIONISTI.

“Sull’equo compenso non si facciano fughe in avanti: l’attuale schema di legge per le prestazioni professionali non risponde alle reali necessità dei liberi professionisti.

Una legge è assolutamente necessaria, ma non incontra di certo la nostra soddisfazione il provvedimento passato all’esame del Senato che intenderebbe introdurre strumenti operativi che rischiano di essere controproducenti rispetto agli obiettivi che si intende perseguire, finendo per essere addirittura punitivi nei confronti dei soggetti che si vorrebbe tutelare.

Non vorremmo che ci fosse da parte di alcuni la rincorsa affannata a rivendicare l’approvazione di una legge, qualunque essa sia. Gli avvocati e i professionisti in generale hanno bisogno di tutele, non di essere bandierine da sventolare”.

Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Giampaolo Di Marco.

“Il provvedimento – continua Di Marco – contiene soluzioni non coerenti e non compatibili con il quadro giuridico, anche europeo.

Inoltre è incomprensibile che si voglia varare un provvedimento introducendo delle nome che dovrebbero avere potere deterrente per i committenti forti, e che invece finirebbero per colpire i professionisti attraverso un regime sanzionatorio ancor più penalizzante per gli iscritti agli ordini professionali.

Auspichiamo che i senatori introducano le necessarie correzioni, perché la legge nella forma attuale non renderebbe un buon servizio ai milioni di professionisti del Paese”.

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