“Ci stupisca il ministro Orlando, ma positivamente : illustri chiaramente le linee della sua politica giudiziaria, anche cogliendo l’occasione dell’incontro di oggi con le rappresentanze degli avvocati italiani, che ci auguriamo sia solo il primo di una lunga serie. Se le misure alle quali pensa si discosteranno sensibilmente dal passato, stia certo che l’avvocatura presterà un contributo leale e costruttivo”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Ester Perifano.
“Da parte degli ultimi ministri della Giustizia – continua Perifano – è mancato il rispetto e la considerazione per gli avvocati, additati come gli unici responsabili del mal funzionamento della macchina giudiziaria del Paese .Presupposto fondamentale per un vero cambio di direzione, in particolare per il settore civile, è fermare la bulimia legislativa che lo ha investito negli ultimi anni, perché occorre dare il tempo alle norme già approvate di ‘assestarsi’ e di produrre effetti. Serve una accelerazione che garantisca l’entrata in vigore del PCT nei tempi stabiliti su tutto il territorio nazionale, una vera e condivisa riforma della magistratura onoraria, la eliminazione di tutte le misure che hanno tentato, surrettiziamente, di deflazionare il contenzioso, aggravando solo dal punto di vista economico l’accesso dei cittadini alla giustizia, come l’aumento indiscriminato del contributo unificato. Nel frattempo si acceleri sulla procedura per arrivare all’approvazione del nuovo decreto parametri (con le necessarie correzioni), che ha avuto il via libera delle commissioni Giustizia la scorsa settimana, riservando la giusta attenzione a quelle fasce deboli della popolazione che utilizzano il patrocinio a spese dello Stato. ”.
“Dunque – conclude – attendiamo poche misure, ma ben calibrate, perché le riforme hanno un senso solo se funzionano, nell’interesse del cittadino e della collettività”.