“E’ emblematico che esattamente alla vigilia dell’apertura del 33mo Congresso Nazionale Forense che si terrà da domani sino a sabato a Rimini, le questioni fondamentali dell’assetto ordinamentale dell’avvocatura e del futuro delle giovani generazioni passino ancora una volta per le aule di giustizia. Oggi infatti si sono discussi dinanzi ai giudici amministrativi capitolini le modalità per ottenere l’esecuzione della sentenza sul regolamento elettorale degli organi circondariali e i ricorsi di centinaia di giovani di tutti Italia avverso il regolamento capestro per diventare cassazionisti che crea, tra i vari vizi denunciati, disparità di trattamento tra chi ha conseguito l’abilitazione in Italia e chi l’ha conseguita all’estero. E’ di tutta evidenza che l’Avvocatura stia attraversando un periodo di netta difficoltà e già da domani occorrono risposte certe e immediate”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Luigi Pansini.
“I temi fondamentali del Congresso – continua Pansini – sono la rappresentanza e un’idea di giustizia senza processo, ma non è pensabile, se l’Avvocatura è veramente un risorsa per il paese, che molti ordini circondariali versino tuttora in regime di prorogatio e senza un presidente nella pienezza delle sue funzioni e che a distanza di due anni non si arrivi ad una soluzione, nonostante la presentazione di un disegno di legge che fa sua la proposta prospettata dal ministro Orlando all’Avvocatura presso il ministero e da questa condivisa. Rappresentanza pienamente democratica e futuro dei giovani professionisti sono alcuni degli snodi attraverso i quali passa il futuro della professione, pensare di continuare a mettere sotto il tappeto i problemi significa peccare di presunzione e anche eccedere in protervia”.
“E’ lecito aspettarsi un cambio di marcia da parte delle istituzioni e della politica, se hanno realmente a cuore le sorti dell’Avvocatura e del suo ruolo all’interno della giurisdizione e della società civile” – conclude Pansini.
Roma 5 ottobre 2016