GIUSTIZIA, DDL PROCESSO CIVILE; ANF: FORTI PERPLESSITA’, ANCHE IL GOVERNO DELLE LARGHE INTESE “SPARA” SUGLI AVVOCATI. NORMA SU RESPONSABILITA’ AVVOCATO PER LITE TEMERARIA E’ SEMPLICEMENTE PUNITIVA, QUELLE SULLA SENTENZA SEMPLIFICATA E A PAGAMENTO E’ A DANNO DEI CITTADINI. PER IL RESTO PROPOSTE MARGINALI

“Esprimiamo forti perplessità sul disegno di legge delega varato dal Consiglio dei Ministri sul processo civile, che mira ad inserire nuove modifiche al codice di procedura civile. Anche il governo delle “larghe intese”, non si comprende bene da chi ispirato, ‘spara’ sulla figura dell’avvocato, e utilizza il settore dell’amministrazione della giustizia come il salvadanaio da cui attingere, a spese ovviamente del cittadino e delle imprese”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Ester Perifano.
“C’è una cronica e irrefrenabile bulimia legislativa di ogni governo che si alterna da qualche anno a questa parte sui temi attinenti la giustizia: questo disegno di legge – continua Perifano – giunge infatti a poco più di tre mesi dalla reintroduzione della ‘obbligatorietà temperata’ della media conciliazione quale requisito di ammissibilità del processo civile in numerose e delicate materie, a poco più di un anno dalla riforma del giudizio di appello, a poco più di un anno dalla quarta nell’arco di meno di 10 anni modifica delle regole del ricorso per cassazione, a poco più di un anno dalla entrata in vigore della riforma del rito del lavoro. La sensazione di una macchina che giri a vuoto tra gli addetti è netta”.
“E ora – aggiunge Perifano – dal Governo arrivano altre novità che fanno scuotere la testa a chi le aule dei tribunali le frequenta quotidianamente: si prospetta una norma per la ‘sentenza semplificata’ che prevede che il Giudice possa rimettere alle parti la scelta se richiedere la motivazione estesa ai fini della impugnazione della sentenza, previo pagamento di una quota del contributo unificato dovuto per il giudizio successivo, che altro non è che una sorta di sentenza a pagamento. Si propone poi una norma sulla possibile responsabilità solidale dell’avvocato nel caso di condanna per lite temeraria. E ancora una volta si vuole “punire” solo e soltanto gli avvocati, quali responsabili unici del degrado della giustizia. E’ una norma ingiustificata, immotivata, inaccettabile, che macchia irrimediabilmente l’intero provvedimento, perché le riforme hanno un senso e funzionano se servono per qualcosa, in questo caso per la tutela dei diritti e del cittadino, non già contro qualcuno”.
“Per il resto del provvedimento si tratta di proposte di ben poco rilievo, di efficacia discutibile e di orizzonte limitato e parziale” – conclude Perifano.

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