GIUSTIZIA; DI MARCO (ANF): SU PIGNORAMENTI DA MINISTERO DECISIONE A DANNO DI CITTADINI E AVVOCATI

“Dal Ministero della Giustizia è arrivata una decisione a danno dell’Avvocatura e dei cittadini. Secondo il Ministero infatti nei pignoramenti presso terzi l’avviso al terzo e al debitore previsto dall’art. 543 come atto dell’esecuzione forzata è di competenza esclusiva dell’U.N.E.P. (uffici notificazioni, esecuzioni e protesti), interpretazione che comporta un aggravio notevole di costi e tempi per il creditore procedente al cui difensore sarebbe quindi preclusa la notifica in proprio (postale o PEC) del medesimo avviso. Questa interpretazione fornita dal Ministero appare in netta contraddizione con l’evoluzione normativa che ha ampliato e sta continuando ad ampliare le facoltà di notifica in proprio dell’avvocato, nell’ottica di velocizzare i tempi della giustizia, sgravare gli U.N.E.P. e rendere più agevoli le procedure”

Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Giampaolo Di Marco, il quale a nome di ANF ha scritto al Ministero una richiesta di rettifica del parere rilasciato in merito all’interpretazione dell’articolo 543.

“E’ chiaro – continua Di Marco – che la notifica del pignoramento presso terzi è un atto di competenza dell’Ufficiale Giudiziario, mentre la notifica prevista dall’art. 543, recentemente rivista dalle modifiche apportate nell’ambito degli interventi del Governo sul processo civile, costituisce un semplice avviso ed è certamente un atto della parte, al pari del deposito telematico dell’atto notificato”.

“L’interpretazione fornita dal Ministero pone un inutile costo a carico del creditore procedente, già gravato di oneri economici e burocratici in procedure che spesso si rivelano infruttuose. Chiediamo al più presto un intervento del Ministero a rettificare” – conclude Di Marco.

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