“Bene il Ministro Nordio che ha ribadito l’importanza delle intercettazioni, anche preventive, ma puntualizzando che occorre mettere un deciso stop alle intercettazioni giudiziarie che coinvolgono persone che non sono né imputate, né indagate. Come avvocati difenderemo sempre ogni libertà, compresa quella della stampa, ma solo fino a quando non si tramuti in libertà di gogna.
Apprezzabile inoltre l’impegno del Ministro a rivedere la geografia giudiziaria del nostro Paese, cambiata qualche anno fa e che si è rivelata fallimentare rispetto agli obiettivi di razionalizzazione, e controproducente a livello di efficienza. Occorre riportare i tribunali vicino alle persone, perché l’accesso alla giustizia deve essere un servizio di prima necessità, alla stregua degli ospedali e dei presidi delle forze dell’ordine.
Delude invece che il Ministro Nordio sia caduto nel solito errore di parlare di giustizia civile nei soli termini di costi e Pil: no, la giustizia non potrà mai essere a costo zero, perché persone e le infrastrutture costano, ma sono indispensabili. Con queste premesse gli obiettivi del Pnrr in materia di giustizia si allontanano”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Giampaolo Di Marco.