“Gli ultimi provvedimenti del Governo per contenere la diffusione del contagio da Covid-19 hanno ricadute anche sul comparto giustizia e oggi occorre fare tesoro dell’esperienza maturata nella ‘fase 1’ e nella ‘fase 2’ della scorsa primavera. Occorrono, quindi, linee univoche sul territorio e con norme di legge per evitare il ripetersi della caotica esperienza dei protocolli ed è necessaria una regolamentazione in sicurezza degli accessi ai palazzi di giustizia senza penalizzazioni. Imprescindibile è l’uso della tecnologia da parte di magistrati, avvocati e operatori di cancelleria, garantendo i servizi anche in modalità agile e nel rispetto dei dati sensibili”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Luigi Pansini.
“Una buona ed immediata pianificazione del lavoro – continua Pansini – anche da remoto non può che giovare a tutti; non si perda tempo, allora, nella revisione dei processi organizzativi nell’ambito della PA del settore giustizia e dei palazzi di giustizia e nel completamento del processo di digitalizzazione dell’intero settore, partendo dal processo telematico in ambito penale, dinanzi ai giudici di pace e in cassazione. Infine, si adotti in maniera estesa nel Paese l’opera di screening tramite tamponi che sta iniziando al tribunale di Milano, per garantire continuità – in sicurezza – all’amministrazione della giustizia”.