INCIDENTI STRADALI, RISARCIMENTI; ANF: IPOTESI DI DECRETO DA CESTINARE, SOPRUSO A DANNO DI CITTADINI E A FAVORE DELLE ASSICURAZIONI. E’ UNA TABELLA “AMMAZZA RISARCIMENTI”, GOVERNO NON LA PRESENTI IN CDM

“Il decreto proposto dal governo Monti, in circolazione in queste ore, che abbatte del 50% i risarcimenti per i danni alle persone, vittime della strada e della malasanita’, è semplicemente da cestinare, un sopruso perpetrato a danno dei cittadini e a favore dei gruppi assicurativi. Il Governo Monti, in stato di incerta prorogatia, non è legittimato ad incidere così pesantemente sulla vita e la salute dei cittadini. L’auspicio è che il provvedimento non venga riproposto nel prossimo Consiglio dei Ministri.”
Lo dichiara Ester Perifano, segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense.
“Il Dpr – continua Perifano – minimizza i valori del risarcimento delle vittime della strada e della malasanità che hanno subito lesioni gravi o gravissime, sulla base di una tabella che è una vera e propria ‘ammazza risarcimenti’. Se il decreto fosse approvato gli importi risarcitori si ridurrebbero drammaticamente, con conseguenze non accettabili. Oggi un giovane di 35 anni che subisce la perdita totale dell’avambraccio o totale di una mano è risarcito, come previsto dalle tabelle applicate dal Tribunale di Milano e nella gran parte delle corti italiane, con un ammontare, che include anche il danno morale, da un minimo di 63.659 euro fino a 454.000 euro.”
“Domani l’ipotesi predisposta dal governo Monti – sottolinea Perifano – dimezzerebbe questo indennizzo. I valori attuali non sono assolutamente incerti aleatori o indefiniti, essendo stilati dal Tribunale di Milano che ha aggiornato le proprie tabelle recentemente e che sono considerate complessivamente adeguate. Al Governo, infine – conclude Perifano – vogliamo ricordare che è necessario difendere il diritto delle vittime al giusto risarcimento e non gli interessi particolari delle compagnie assicurative.”

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