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Il testo della lettera che l’ANF ha inviato il 22 giugno al Ministro Orlando e al Presidente del Cnf Mascherin per evidenziare la situazione di stallo in cui versano tutti i Consigli degli Ordini.
iN FORMATO PDF Lettera ANF al CNF e al Ministro Orlando
Illustrissimo Ministro, Illustrissimo Presidente,
Le note sentenze del TAR Lazio che annullano il regolamento elettorale, e che ci hanno visto ricorrere anche in proprio, creano un panorama di preoccupante precarietà, che riguarda sia gli ordini che hanno votato, sia quelli che non hanno votato.
Gli uni sono in posizione instabile a causa del venir meno del regolamento che ha consentito l’elezione dei consigli e della discutibilità delle operazioni elettorali già svolte sulla base di un regolamento illegittimo.
Gli altri hanno consigli che si sono autoprorogati in assenza di qualsiasi giustificazione normativa e che non possono deliberare nulla che non sia ordinaria amministrazione.
Questo è lo scenario. Che ANF temeva e sperava non si realizzasse, come ben sarebbe potuto accadere semplicemente accogliendo alcune semplici proposte, che le commissioni parlamentari hanno poi successivamente ben compreso e che invece Ministero e CNF hanno deciso consapevolmente di ignorare.
Il percorso formativo del regolamento, infatti, si è caratterizzato per una partecipazione solo formale e scritta da parte delle varie componenti dell’Avvocatura, con assenza di effettivi momenti di confronto ed analisi.
L’unico momento di dibattito, purtroppo, si è tenuto solo innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Ed e’ indicativo che il regolamento elettorale non sia l’unico dei regolamenti attuativi della l.247/2012 sottoposto al vaglio del giudice amministrativo, ma sia stato preceduto e seguito da altre impugnazioni relative ad altri provvedimenti regolamentari.
Dunque è ora necessario che, nell’ affrontare una così grave emergenza istituzionale , non si riproduca il medesimo e fallimentare modello precedente e si assuma , con reciproca convinzione e lealtà , un metodo realmente partecipativo, che affronti in un unico contesto i problemi tecnici, amministrativi e politici che la attuale situazione presenta sotto ogni profilo, essendovi la contemporanea necessità di:
– dare all’avvocatura tutta un procedimento elettorale democratico e legittimo;
– consentire la piena attività amministrativa alle istituzioni forensi senza limitazioni o riserve;
– assumere un metodo operativo che eviti l’attuale e diffuso proliferare del contenzioso tra Ministero e CNF da un lato ed Ordini ed Associazioni dall’altro, come ad oggi avvenuto quasi su ogni regolamento;
– ripristinare l’immagine di un’Avvocatura che si deve caratterizzare – come può e come fa ogni giorno in ogni parte del paese – per la capacità di risolvere i problemi delle imprese, delle istituzioni e dei cittadini, e non già come una categoria professionale che ha difficoltà a risolvere i problemi propri.
Per queste ragioni e con questi obiettivi é imprescindibile un dialogo ed una cooperazione che non si caratterizzi per conflitti di competenze ma per comunanze di interessi.
La nostra Associazione è certamente in grado di sostenere ed arricchire un siffatto modo di agire.
Auspichiamo allora, preliminarmente all’assunzione di qualsiasi scelta unilaterale, che vengano create le condizioni per l’avvio di una riflessione plurale e democratica.
Con i nostri migliori saluti.
Avv. Ester Perifano
Avv.Giovanni Bertino
Avv.Giovanni Delucca
Avv.Paola Fiorillo
Avv.Francesco Mazzella
Avv.Andrea Noccesi
Avv.Luigi Pansini