Rappresentanza dell’Avvocatura: OUA modello superato e CNF da riformare

Il Ministro Orlando, intervenuto alla presentazione del rapporto Censis sull’Avvocatura il 3 marzo scorso presso Cassa Forense, ha espressamente rimesso all’Avvocatura la questione relativa alla sua rappresentanza, istituzionale e politica, limitandosi a precisare che la sua preoccupazione è quella di evitare di ritrovarsi in riunioni dove si dicono certe cose e, il giorno dopo, leggere sui giornali che si prendono altre posizioni.rnEd è proprio in tema di rappresentanza che ANF, con un deliberato del suo consiglio nazionale adottato all’unanimità il 6 marzo scorso, ha ritenuto superato il modello sino ad oggi incarnato dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura in quanto inadeguato da tempo per la risoluzione di problemi gravi e di diversa natura, e che ineriscono anche temi importanti come le modalità di accesso alla professione, la formazione degli avvocati, le specializzazioni, l’interlocuzione con la politica. Tuttavia, come spiega il segretario generale Pansini, la presa di posizione non è una presa di distanza dall’obiettivo di un’avvocatura finalmente unita, semmai il riconoscimento del fatto che per raggiungerlo serve prendere un’altra via. Ma quale?

 

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