Nessun prodotto nel carrello.

“Bene lo stop alle ‘porte girevoli’ per i magistrati, un argine alle toghe politicizzate. Il divieto di esercitare contemporaneamente le funzioni giurisdizionali, nonché quelle legate a incarichi elettivi, è una misura di assoluto buonsenso, che giunge dopo troppi casi eclatanti di magistrati che con un eccesso di disinvoltura hanno cambiato la loro casacca istituzionale. Attenzione però a non gettare il bambino con l’acqua sporca: la moratoria triennale dalle funzioni giurisdizionali per i magistrati che hanno ricoperto ruoli apicali presso i ministeri, con il ruolo di capo di gabinetto, segretario generale o capo dipartimento, rischia di disincentivare le migliori risorse e di privare i tribunali da personalità capaci e di esperienza”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Giampaolo Di Marco.
“Interesse dell’avvocatura e dei cittadini – continua Di Marco – è che sia massimamente garantita l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, e per farlo occorre un taglio netto col passato: finita, per un motivo o per l’altro l’esperienza politica, il magistrato non può tornare a decidere sulle parti private o nei processi penali. L’autonomia e la terzietà della magistratura sono valori fondamentali del nostro sistema giuridico, dunque bene i paletti introdotti dal Governo, con buona pace di chi agita una malintesa e pretestuosa indipendenza”.