Consigli giudiziari, vertici giudicati dagli avvocati

Italia Oggi, di Marco Valdo –

Voto agli avvocati per la valutazione dei vertici dei consigli giudiziari. Lo ha assicurato il ministro della giustizia, Andrea Orlando, intervenuto ieri all’incontro organizzato dal Consiglio nazionale forense con i consigli giudiziari, dal titolo «Collaborazione e sinergie nell’ordinamento giudiziario», promosso e avviato in collaborazione con i consigli dell’ordine degli avvocati di ciascun distretto al fine di garantire un programma di formazione continua sull’ordinamento giudiziario, ha l’obiettivo di formare i consiglieri giudiziari avvocati che, successivamente, diverranno formatori sul territorio circondariale (si veda ItaliaOggi del 10 settembre scorso). Il guardasigilli ha dichiarato che, all’interno dei consigli giudiziari, «si può introdurre la presenza con voto dell’avvocatura». «Come sarà garantita lo vedremo», ha continuato Orlando, «per questo sarà importante il parere del Csm» sull’ipotesi di riforma elaborata dalla commissione Vietti. «Il tema della valutazione effettiva sul campo delle capacità organizzative dei capi degli uffici giudiziari», ha aggiunto il ministro, «non può non prescindere da una valutazione di tutti coloro che sono chiamati a valutare in concreto il funzionamento degli uffici. Si tratta di aprire una dialettica nella quale non vedo alcun pericolo per l’autonomia e l’indipendenza della magistratura». A parere di Orlando, infine, «è auspicabile» la presenza di «più di un avvocato» nei consigli giudiziari», con una norma autonoma che potrebbe essere stralciata dai ddl sulla riforma dell’ordinamento giudiziario

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