03.11.14 Italia Oggi – Casiello al vertice dell’Organismo unitario dell’Avvocatura

Risolvere la problematica dell’accesso alla professione di avvocato partendo dall’università, sciogliere i nodi sulle società multidisciplinari, rivedere la geografia giudiziaria sulla base delle performance degli uffici, consentire agli avvocati l’ingresso negli uffici legislativi. Sono queste, in sintesi, le priorità del mandato di Mirella Casiello (Foro di Taranto), eletta ieri nuovo presidente dell’Organismo unitario dell’avvocatura. Eletti come vice presidenti Pietro Faranda (Foro di Milano) e Vincenzo Improta (Foro di Napoli); il segretario Stefano Radicioni (Foro di Roma); il tesoriere Paolo Ponzio (Foro di Acqui Terme), la Giunta si completa con Carola Barbieri (Foro di Isernia); Maurizio Condipodero (Foro di Reggio Calabria); Patrizia Graziani (Foro di Forlì/Cesena); Salvatore Morreale (Foro di Caltanissetta). Infine: Coordinatore dell’Assemblea, Dario Greco (Foro di Palermo) e vice coordinatore dell’Assemblea, Marco Pilia (Foro di Lanusei). Ma vediamo nel dettaglio il programma della nuova giunta Oua, sulla base delle parola della neo presidente Casiello. Domanda. Presidente, quali sono le priorità del suo mandato? Risposta. Anzitutto il rafforzamento dell’Organismo attraverso il recupero del dialogo con il territorio, dando continuità al lavoro tracciato al congresso di Venezia. Obiettivo primario dell’Oua sarà l’ingresso degli avvocati negli uffici legislativi. Inoltre, è necessaMirella Casiello rio affrontare fin da subito tutte le criticità che affliggono la categoria, partendo dai giovani e dalle donne. Infine, bisogna sciogliere i nodi che riguardano i regolamenti ministeriali per le società interdisciplinari tra professionisti, per le specializzazioni, per la scuola dei cassazionisti. D . C o n c e n t r i a m o c i sull’accesso. Come affronterete questa problematica? R. Partendo dall’università. È necessario un approccio rigoroso che parta appunto dall’università e prosegua con la pratica professionale, consentendo l’immissione in una professione che non deve essere un parcheggio. D. Con il ministro Orlando invece, su quali basi poggerà il dialogo? R. Chiederemo di incontrarlo quanto prima, nell’ottica di continuare il percorso già iniziato da Nicola Marino. Spero che il ministro confermi la sua disponibilità al confronto su tutte le tematiche. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo, come del resto è già accaduto in fase di conversione del dl sulla degiurisdizionalizzazione. D. Sulla geografia giudiziaria, però, il ministro, a Venezia, ha dichiarato che ci sono pochi margini di manovra. Come vi regolerete su questo punto? R. Speriamo di poter intervenire. La soluzione, a mio avviso, risiede nella possibilità di effettuare un effettivo riscontro della produttività degli uffici, con uno screening del territorio che ricomprenda l’attività dei magistrati, la verifica del numero di cancellieri e via dicendo. Deve essere chiaro, in ogni caso, che quello della revisione dei costi è un obiettivo che condividiamo tutti. D. Come sarà invece il dialogo con le altre istituzioni dell’avvocatura, a partire dal Cnf? R. Cnf e Oua sono due organi differenti che devono collaborare su piani differenti. Sono convinta che la linea di collaborazione che avvieremo porterà a grandi frutti, a un dialogo proficuo sulla base del rispetto dei rispettivi ruoli.

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