La commissione di verifica ha compiuto passi decisivi già prima dell’estate. E oggi – assicurano dal ministero della Giustizia – il monitoraggio è a buon punto. Si tratta di un «tagliando» sull’attuazione della riforma della geografia giudiziaria, uno step al quale il ministro Andrea Orlando tiene molto dopo l’entrata in vigore delle norme sul riassetto volute nel 2012 dall’ex ministro Paola Severino. Tra gli stessi componenti dell’organismo di controllo l’ex responsabile del Dog (il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria) Luigi Birritteri che è passato successivamente a ricoprire altri incarichi. Dunque, sulla Campania lo La commissione di verifica: interventi su Aversa e Santa Maria ma l’impianto della riforma è saldo stato dell’arte è questo. Va verificata innanzitutto la questione agibilità dell’edificio che ospita il tribunale e la Procura di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta in questo caso di un nodo di carattere edilizio-strutturale ma la cui soluzione non è più rinviabile. Secondo: l’aggravio di procedimenti nuovi e pendenti per il tribunale di Napoli Nord che insiste su un bacino molto ampio per numero di comuni, per densità demografica e per incidenza di notizie di reato. Il flusso è inversamente proporzionale: mentre gli uffici giudiziari di Santa Maria Capua Vetere vanno progressivamente esaurendo i procedimenti incardinati, ad Aversa-Napoli Nord il numero cresce con impressionante progressione. Terzo aspetto, la «fusione» dei tribunali di Sala Consilina e Lagonegro che dopo un iniziale Maestoso Il tribunale di Napoli Nord momento di sbandamento sembra oggi essere andata a regime. Del resto fanno notare a via Arenula – non si è mai spenta l’offensiva di avvocati e parlamentari locali contro la soppressione dei 31 uffici giudiziari (i cosiddetti «tribunalini») con il corredo di ulteriori tagli: 220 sezioni distaccate, 667 uffici del giudice di pace. Eppure – a parte i casi di Napoli Nord, Bari e Vicenza (dove sono sinora emerse le criticità più forti in ordine alla tenuta del riassetto organizzativo e, nel caso di Aversa, della partenza di un ufficio giudiziario di nuova istituzione) le risultanze delle acquisizioni della stessa commissione di verifica non sembrano essere poi così drammatiche. Insomma, i dati in possesso del ministero sarebbero in netta controtendenza con le allarmistiche previsioni di politici e amministratori locali, evidentemente più preoccupati di privilegiare o difendere gli uffici giudiziari nei loro territori di competenza. Ecco perché al momento non sembra all’ordine del giorno la possibilità di passi indietro su una riforma della geografia giudiziaria che, tutto sommato, sembra tenere e che lo stesso ministro Orlando ben conosce avendo fatto parte della commissione Giustizia di Montecitorio dal luglio del 2010 fino a marzo 2013. Quanto poi alle disfunzioni segnalate ad Aversa-Napoli Nord o a Santa Maria Capua Vetere potrebbero essere superate con provvedimenti transitori: insomma, interventi correttivi «mirati» che però non metterebbero assolutamente in discussione l’impianto della riforma.
03.11.15 Il Mattino – Geografia giudiziaria, il ministero adesso studia nuovi correttivi
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