Un netto miglioramento rispetto al passato (Dpr 140/2012) un passo indietro se il confronto è con la proposta del Consiglio nazionale forense. Sul regolamento parametri per i compensi degli avvocati (si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri) c’è chi vede il bicchire mezzo pieno, chi mezzo vuoto. Appartiene alla prima categoria il presidente dei giovani avvocati Dario Greco: «È stata finalmente disciplinata l’attività stragiudiziale. Positiva anche la riduzione dei compensi per gli arbitri. Ora si può inserire la clausola, non si poteva con le tariffe abrogate: per contratti di 150mila euro si superavano i 20mila per l’arbitro, mentre ora sono 7mila».
Il presidente dei penalisti Valerio Spigarelli censura la scelta di ridurre il compenso per il patrocinio a carico dello Stato, seppure il taglio è del 30%, rispetto al 50% di prima: «Sono penalizzati i meno abbienti, rappresentati da un legale consapevole di avere un compenso più basso del dovuto. Noi continueremo a batterci per la parità con il difensore di fiducia».
Il ministero ha snobbato il Cnf secondo il segretario dell’Anf Ester Perifano: «Il Consiglio nazionale forense ha preso una batosta, la sua proposta è stata tagliata in molte parti. Ad esempio sono state reintrodotte le spese forfettarie dal 10% al 20, come concordato dalle associazioni con il ministro Severino, mentre il Cnf si era fermato al 15%».
Il presidente dell’Organismo unitario dell’avvocatura Nicola Marino sottolinea: «C’è stato un riconoscimento al lavoro svolto dall’Oua e dalle associazioni forensi che hanno concordato il correttivo con il ministro Severino. Il testo in alcuni aspetti è migliorativo, ma rimangono ancora perplessità».
Sottolinea i tanti errori contenuti nelle tabelle il presidente dei civilisti Renzo Menoni: «Le tabelle che circolano sono piene di errori. A cominciare da quella più utilizzata sulle cause, la 2. I compensi vengono indicati a caso,più bassi per controversie di valore superiore e più alti per cause di valore economico inferiore. Per quanto riguarda i contenuti era ragionevole la proposta del Cnf. Credo che il ministero l’abbia disattesa per dimostrare chi comanda».
P. Mac.
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