04.12.15 Italia Oggi – Avvocati, ultimo miglio per completare la riforma

Riforma forense al rush finale. Nuovo tirocinio, esame di stato e accertamento dell’esercizio della professione sono stati licenziati da camera e senato con i relativi pareri: favorevoli, con osservazioni o comunque non ostativi. Per il regolamento sul praticantato presso gli uffici giudiziari e quello sulle categorie di liberi professionisti che possono partecipare alle associazioni tra avvocati, i pareri del senato sono invece attesi per settimana prossima. Così, tra fine 2015 e inizio 2016, il ministero della giustizia è chiamato a emanare cinque schemi di decreto che si apprestano a cambiare la professione forense. Vediamo come. L’esercizio della professione. Gli ordini territoriali sono chiamati a verificare ogni tre anni che la professione forense sia esercitata dagli iscritti in modo effettivo, continuativo, abituale e prevalente. Tradotto, l’avvocato dovrà essere titolare di partita Iva o far parte di una società o associazione professionale che ne sia titolare; avere l’uso di locali e una utenza telefonica destinati allo svolgimento dell’attività professionale; trattare almeno cinque affari l’anno; avere la Pec, avere assolto l’obbligo di aggiornamento professionale e avere in corso una polizza assicurativa sull’attività professionale. Il nuovo tirocinio. Con l’approvazione del nuovo tirocinio, il Cnf avrà un anno di tempo per stipulare una convenzione quadro con Conferenza dei presidi delle facoltà di giurisprudenza al fine di disciplinare lo svolgimento del tirocinio contestualmente all’ultimo anno di studi universitari, anticipando così un semestre di pratica. Il tirocinante, oltre alla frequenza dei corsi e alla proficua conclusione degli studi universitari, dovrà frequentare uno studio professionale per almeno dodici ore alla settimana. Il praticante avrà anche la possibilità di svolgere un semestre di tirocinio in un altro paese dell’Unione europea, dandone comunicazione al Consiglio dell’ordine e certificando, al termine dell’esperienza, l’effettività del tirocinio svolto all’estero secondo le norme del paese ospitante. L’esame di stato. In arrivo anche il regolamento che disciplina l’esame da avvocato. La novità principale, se confermata, è l’istituzione del «cervellone» presso ilministero della giustizia da cui le varie sedi estrarranno le domande dell’orale. Con l’obiettivo di mettere fine alle disparità tra i distretti di Corte d’appello. Il data base e il programma informatico di estrazione delle domande sono realizzati dal ministero della giustizia entro sei mesi dall’entrata in vigore del regolamento. Allo scritto, invece, i candidati potranno portare per la prova esclusivamente testi di legge stampati e pubblicati a cura di un editore, incluso l’Istituto poligrafico e Zecca dello stato

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