06.03.14 Il Sole 24 Ore – Orlando «apre» all’avvocatura

Se non un idillio almeno una tregua. In attesa di essere corroborata dai fatti, la giornata di ieri ha fatto registrare forti aperture del neoministro della Giustizia, Andrea Orlando, all’avvocatura. Prima in un question time alla Camera e poi in due incontri con Cnf e Oua Orlando ha provato a fare uscire i rapporti tra legali e ministero dalle secche in cui si erano arenati durante l’amministrazione di Anna Maria Cancellieri.
La disponibilità di Orlando è stata sia di metodo, sia di sostanza. Sul primo versante è stata avanzata la proposta di costituire un tavolo su giustizia civile e ordinamento forense con le diverse rappresentanze dei legali, proposta che sarà presentata oggi anche nell’incontro con l’Anm. Ma il ministro, nel question time, si è soffermato in particolare sul disegno di legge delega presentato da Cancellieri prima di Natale e ora in discussione alla camera. Provvedimento che ha già fatto totalizzare un elevato tasso di scontento da parte degli avvocati. Orlando ha chiarito che «da una parte, infatti, il disegno di legge d’iniziativa governativa è strutturato in gran parte in forma di delega al Governo, con la naturale possibilità che, quanto ai principi e criteri direttivi dettati, esso si arricchisca del contributo parlamentare». Dall’altra, quanto alla motivazione a richiesta, pesantemente contestata dai legali, questa «potrebbe risultare assorbita dall’adozione di ulteriori misure attualmente allo studio».
E per dare ulteriore sostanza al tavolo di confronto Orlando ha annunciato di volere «promuovere l’adozione di provvedimenti finalizzati ad incentivare la risoluzione stragiudiziale delle controversie, in chiave deflattiva del contenzioso in entrata, introducendo istituti quali la Camera arbitrale dell’Avvocatura e la procedura di negoziazione assistita da avvocati, peraltro già all’attenzione del Parlamento. Sono inoltre allo studio misure volte a potenziare l’ufficio del processo, a valorizzare il ruolo della professione forense nell’ambito del giudizio civile e a riqualificare la magistratura onoraria».
E su un’altra questione chiave per tutta l’avvocatura, le misure di aggiornamento dei parametri per la liquidazione giudiziale dei compensi, Orlando, ha assicurato, nella ricostruzione dell’Oua al termine dell’incontro, che queste verranno approvate in tempi strettissimi recependo soprattutto le indicazioni di miglioramento che sono arrivate dalle commissioni di Camera e Senato.
Positive, allora, le prime reazioni delle organizzazioni forensi. Il presidente dell’Oua, Nicola Marino, registra «forte identità di vedute sul ruolo dell’avvocatura, potenziamento degli strumenti di risoluzione stragiudiziale, riforma della magistratura onoraria». Positivo anche il presidente del Cnf, Guido Alpa: «Abbiamo convenuto circa la necessità di prevedere, in un sistema organico, percorsi alternativi di soluzione stragiudiziale delle controversie affidati all’Avvocatura, che garantisce preparazione tecnica e professionalità».

Giovanni Negri

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