07.08.15 Il Sole 24 Ore – Fabbricati, più spazio ai legali

l ministero della Giustizia presenterà, alla ripresa dei lavori parlamentari, un emendamento al disegno di legge concorrenza per restituire spazio all’ avvocatura nei trasferimenti immobiliari. È questa una delle novità emerse nel corso di un denso pomeriggio di incontri tra il ministro Andrea Orlando e le rappresentanze dell’avvocatura. Ad annunciare il futuro interventoè il Consiglio nazionale forense rappresentato dal presidente Andrea Mascherin. L’emendamento dovrebbe utilizzare la leva della negoziazione assistita in materia di separazioni e divorzi per dare crismi di ufficialità all’operato degli avvocati che nell’ambito dello scioglimento dei matrimoni già adesso sono chiamati a intervenire nelle disposizioni immobiliari, come ricorda Mirella Ca­ siello presidente Oua. Altro tema chiave quello del processo civile telematico, soprattutto alla luce delle preoccupazioni, rilanciate ieri anche dall’ordine degli avvocati di Milano, per un annacquamento dei vincoli digitali a favore di una resurrezione dei provvedimenti cartacei. Su questo, Orlando è stato netto, ricordando che non saranno fatti passi indietro e che quella del digitale è una scelta strategica da parte del ministero. Semplicemente verrà meglio tradotto in un provvedimento ministeriale quanto è già oggi previsto magari in forme non organiche sui casi in cui è autorizzato l’utilizzo del tradizionale supporto cartaceo per gli atti giudiziari. «Mi sembra una conferma significativa ­ sottolinea Mirella Casiello ­. Apprezzamento la decisine coerente del ministro Orlando. L’avvocatura ha molto investito sul processo civile telematico, non solo in formazione, rendendone possibile i primi successi. Adesso sarebbe assolutamente deleterio tornare indietro, utilizzando magari come alibi i problemi tecnici di questi mesi. Ben venga allora il provvedimento ministeriale, anche per restituire uniformità a una materia ormai in buona parte lasciata a decine di protocolli applicati in altrettanti tribunali». E sulla perdurante impasse delle elezioni forensi, dopo l’ac­ coglimento da parte della magistratura amministrativa dei ricorsi centrati sul mancato rispetto delle minoranze nel regolamento sulle consultazioni per il rinnovo degli ordini, Orlando non ha ancora preso una posizione netta nel merito, limitandosi ad annunciare che la soluzione sarà affidata a un «celere intervento normativo primario, volto a dirimere ogni incertezza applicativa, nella direzione di favorire sia il pluralismo nella rappresentanza, sia la tutela della minoranza di genere». «Basta che non sia una sanatoria e siano rispettati i verdetti dei giudici», ha subito commentato il segretario dell’Anf Luigi Pansini. Orlando riconvocherà le associazioni forensi nel mese di settembre, per sottoporre loro le possibili soluzioni normative con cui affrontare anche la que­ stione del regime transitorio in relazione ai Consigli degli ordini già eletti sulla base delle norme regolamentari, annullate dal Tar, e a quelli in regime di prorogatio. E sempre sul versante dei provvedimenti in arrivo, il faccia a faccia del ministro con l’avvocatura, ha permesso anche ad Orlando di promettere che sarà varato al più presto anche il decreto che permetterà di dare applicazione a quanto previsto dal decreto legge n. 83, appena convertito in legge. Con la legge di conversione infatti è stato introdotto un emendamento che ha previsto un credito d’imposta per incentivare la conclusione positiva di negoziazioni e arbitrati. Credito per ora introdotto in via sperimentale, ma che, sulla falsariga di quanto previsto per la conciliazione (per la quale peraltro le regole attuative non sono mai arrivate), dovrebbe diventare definitivo a breve termine.

LA PAROLA CHIAVE

Minoranze

7 Il testo del regolamento che ha fatto da bussola per lo svolgimento delle elezioni forensi è stato bocciato dalla magistratura amministrativa per non avere tutelato a sufficienza le minoranze. Permette cioè alla lista risultata vincente di potere ottenere la totalità dei posti di consigliere disponibile. Dopo la bocciatura, adesso il ministero della Giustizia sta predisponeendo una soluzione che ieri è stato annunciato sarà di rango normativo primario, permettendo nello stesso tempo di tutelare le liste concorrenti e la rappresentanza di genere. Elementi questi che erano stati considerati cardine dal nuovo ordinamento forense

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