Associazioni a favore dei requisiti più stringenti per rappresentare l’avvocatura. È critica solo l’Associazione nazionale forense, secondo cui il nuovo regolamento targato Cnf risulta troppo invasivo nei confronti del controllo dell’attività e del ruolo delle associazioni. È questa, in sostanza, la reazione delle sigle iscritte all’elenco delle associazioni maggiormente rappresentative tenuto dal Consiglio nazionale forense, interessate alle nuove regole che defi niscono i requisiti per iscriversi o mantenere l’iscrizione all’elenco (si veda ItaliaOggi di ieri). Ricordiamo, infatti, che le sigle già iscritte hanno tempo 90 giorni, a partire dal 7 marzo scorso, per dimostrare il possesso dei nuovi requisiti. Attualmente, l’elenco è composto da 12 associazioni. «Non ci preoccupano i nuovi requisiti», afferma il presidente dei giovani avvocati dell’Aiga, Michele Vaira, «proprio perché riteniamo che solo un’associazione realmente radicata sul territorio, da nord a sud, com’è ad esempio l’Aiga, possa essere portavoce degli interessi e delle esigenze dei soggetti rappresentati, nel nostro caso i praticanti e i giovani avvocati». Secondo Luigi Pansini, segretario generale Anf, «c’è da chiedersi se questo regolamento sia troppo invasivo nel controllo dell’attività e del ruolo delle associazioni». Laura Jannotta, presidente Uncc, «condivide e concorda con le modifi che al regolamento, modifi che che erano necessarie e opportune». Umberto Fantigrossi, presidente Unione nazionale avvocati amministrativisti, apprezza invece «che si rendano più rigorosi i requisiti per la verifi ca della rappresentatività. In questo modo gli organismi forensi potranno essere meglio affi ancati e supportati nei vari ambiti di impegno professionale». Aldo Bottini, presidente di Agi, sottolinea come sia «giusto evitare l’iscrizione di associazioni forensi che non abbiano i numeri per essere defi nite maggiormente rappresentative o che non siano effettivamente ben radicate, dal punto di vista operativo, su tutto il territorio nazionale. In questo senso sono condivisibili i criteri più stringenti introdotti dal Cnf». Per Maurizio Bandera, componente della Giunta esecutiva Aiaf, «la modifi ca del regolamento non coinvolge l’Aiaf come associazione forense specialistica in quanto già iscritta nell’apposito elenco istituito presso il Cnf».
Gabriele Ventura