Nella giornata di ieri era circolata la notizia secondo cui potesse paventarsi una battuta d’arresto dell’iter parlamentare di conversione del cosiddetto “decreto del fare” quanto alle disposizioni specificamente dettate in materia di mediazione civile e commerciale a seguito dell’asserito parere negativo del Comitato per la Legislazione della Camera dei Deputati.
Tale notizia è, in realtà, destituita di fondamento.
Anzitutto in quanto mostra di accreditare l’inammissibile teorema della vincolatività dei pareri forniti dal Comitato in questione, che rimane – piuttosto – organo consultivo chiamato a condurre un esame stilistico e meramente formale dell’impalcatura di alcune tipologie di procedimenti normativi in via di approvazione.
Indi perché sottende una lettura superficiale e disattenta del documento diramato dal Comitato medesimo, che invero si riferisce alle norme in materia di mediazione civile e commerciale in una parte molto marginale e soltanto onde segnalare che il “decreto del fare” ripristina disposizioni costituzionalmente dichiarate illegittime per mero vizio formale di eccesso di delega.
In buona sostanza, allora, è dato intravedere un parere favorevole del Comitato per la Legislazione della Camera dei Deputati sulle disposizioni del decreto de quo in materia di mediazione civile e commerciale, le quali adesso giammai potrebbero incorrere in nuove censure da parte della Consulta.
Mario Tocci, Avvocato, docente nella L.U.de.S. di Lugano, coordinatore scientifico delle pubblicazioni ufficiali del Forum Nazionale dei Mediatori e degli Organismi di Mediazione
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