11.02.17 Italia Oggi – Consulenze low cost Il no degli avvocati

Avvocatura compatta contro la consulenza legale low cost. Il riferimento, in particolare, è al portale Outletlegale.com, che offre al potenziale cliente «l’avvocato più vicino e al miglior prezzo in 48 ore» ( ItaliaOggi del 9/2/2017). In particolare, Movimento Forense ha segnalato la questione all’ordine degli avvocati di Brescia, competente per territorio ad analizzare il comportamento deontologico degli avvocati che hanno dato disponibilità alla società che gestisce questo tipo di servizi (Clubb3rs srl, che organizza e vende biglietti per festival di musica techno). Il Coa, in merito, «ha emanato una raccomandazione deontologica di portata generale», spiega Massimiliano Cesali, presidente di Movimento Forense, «con cui sottolinea che tali offerte presuppongono l’attività compiacente ed interessata di colleghi che, in violazione di precise norme deontologiche, si renderebbero disponibili a predisporre preventivi di spesa senza nemmeno conoscerne i destinatari, ad esporre compensi poco dignitosi per la professione ed a svolgere incarichi difensivi acquisiti da terzi intermediari, consentendo a costoro inammissibili vantaggi economici. Come Movimento Forense», sottolinea Cesali, «attraverso l’organismo politico dell’avvocatura, abbiamo chiesto con la presentazione di un ddl l’introduzione dell’equo compenso». A parere di Remo Danovi, presidente del Coa di Milano, «resta un problema di qualità e affi dabilità: il rischio di un servizio economicamente vantaggioso non può essere valutato solo sul piano della indiscussa libertà di concorrenza, ma della sua adeguatezza rispetto al livello di competenza necessario per il problema posto dal cliente». Secondo Luigi Pansini, segretario generale dell’Associazione nazionale forense, «l’avvocatura dovrebbe fermarsi un attimo a rifl ettere, per reagire con forza e proporre un modello, con un metodo diverso da quello con cui si è data una legge professionale che fa acqua da tutte le parti e non ha migliorato in alcun modo la condizione della professione e degli avvocati». I giovani avvocati dell’ Aiga, invece, affermano di non condividere «in alcun modo le tecniche di vendita che si addicono al settore commerciale e non certo professionale, e sistematicamente denuncia alle autorità disciplinari la violazione delle norme deontologiche».A parere di Laura Jannotta, presidente delle Camere civili, si tratta di «iniziative svilenti per la fi gura dell’avvocato e della propria professione, che non rispecchiano i profi li deontologici che vengono in questo modo calpestati».

 

Gabriele Ventura

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