13.11.14 Il Tempo – Pensioni ad «alta tensione» per gli avvocati

Rendimenti immobiliari troppo bassi per la crisi e titoli di Stato che assicurano oggi, a chi acquista un Btp, una cedola poco sopra il 2% hanno spinto da tempo i gestori dei patrimoni degli istituti di previdenza a valutare la possibilità di investire quote di capitale non solo nei sicuri titoli di Stato ma anche nell’economia reale. Soprattutto in aziende che, per il tipo di attività che gestiscono, danno flussi stabili e costanti di cedole nel tempo in grado di assicurare la sostenibilità delle pensioni da garantire nel futuro. Un auspicio e una direzione che la stessa Covip, che controlla i fondi di previdenza integrativa, ha già dato ai gestori sia per aiutare l’economia nazionale sia per ottenere rendimenti più elevati dai patrimoni in cassa. Ieri un altro tassello a questa strategia che può mettere a disposizione dell’economia italiana risorse cospicue è stato messo dall’accordo siglato dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense (che garantisce le pensioni agli avvocati) e da trentatré Fondazioni di origine bancaria, che consentirà ai due investitori istituzionali di entrare nel capitale sociale di Cdp Reti Spa, la società di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti che detiene una partecipazione del 30% del capitale di Snam Spa (che gestisce la rete di distribuzione del metano) e del 29,851% del capitale di Terna Spa (che amministra la rete elettrica italiana). Ad annunciarlo è stata la Cdp che ha spiegato che ieri sono stati conclusi contratti vincolanti per la cessione di quote di minoranza della società a 33 Fondazioni di origine bancaria e alla Cassa Forense per un ammontare complessivo di 313,5 milioni di euro, di cui 173,5 milioni provenienti dalle Fondazioni e 140 milioni provenienti dalla Cassa Forense. La quota di Cdp Reti oggetto della cessione sarà determinata sulla base della media a tre mesi dei corsi di Borsa di Snam e Terna rilevata in prossimità del closing, e sarebbe a ieri pari a circa il 5,88% del capitale sociale. L’operazione fa seguito a quanto deliberato dal cda di Cdp lo scorso 30 luglio relativamente alla vendita fino al 14% del capitale di Cdp Reti a favore di investitori istituzionali italiani, e si aggiunge all’accordo vincolante sottoscritto lo scorso mese di luglio da Cdp per la cessione del 35% di Cdp Reti a State Grid Europe Limited (Sgel), società del gruppo State Grid Corporation of China. Il perfezionamento delle operazioni di cessione in favore degli investitori istituzionali italiani e di Sgel è previsto per la fine di novembre 2014. Cdp proseguirà col processo di dismissione della restante quota di minoranza di Cdp Reti ad altri investitori istituzionali italiani. Ma resterà proprietaria della quota di maggioranza della società.

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