Investire sui giovani avvocati più brillanti.È quanto ha deciso di fare Cassa forense, l’ente di previdenza della categoria. Con criteri meritocratici sono stati selezionati mille neoavvocati che potranno partecipare gratuitamente a tre giornate di approfondimento su argomenti di particolare rilevanza per la professione. Mille giovani potranno arricchire la loro formazione grazie al sostegno di Cassa forense che, in collaborazione con la Business School del Sole 24 Ore, mette a loro disposizione docenti esperti su temie materie di grande attualità giuridica: dal modello organizzativo previsto dal decreto legislativo 231 del 2001 alle novità del diritto fallimentare, dell’arbitrato e della negoziazione assistita. Le località per questo road show itinerante sono: Milano, Padova, Roma, Pescara e Messina. «La Cassa forense ha cambiato paradigma – racconta il presidente Nunzio Luciano – da un welfare passivo siamo passati a uno attivo e propositivo. Con i consiglieri delegati ci siamo interrogati su cosa mettere in campo come welfare attivo, dove prevediamo di investire 60 milioni. In tema di formazione cominciamo con questo progetto pilota – prosegue Luciano perché crediamo che una preparazione adeguata sia una carta vincente per presentarsi nel mercato e se i risultati saranno quelli attesi potremmo estendere questa iniziativa in altre parti d’Italiaea un numero maggiore di avvocati». La prima lezione, intitolata: «Modello organizzativo Dlgs 231/2001: dalla normativa all’attività di controllo» si svolgerà domania Roma, Pescarae Padova dalle 9 alle 18 e il 16 aprile a Messina e Milano. Le altre date, uguali per tutte le località, sono il 13 maggio e il 23 giugno 2015. Cassa forense ha avviato una serie di iniziative di aiuto e supporto agli avvocatii, da una parte abbassando i costi per la professione, operazione possibile grazie alle economie di scala, «sottoscrivere un’assicurazione per 220mila soggetti ha un prezzo molto più competitivo spiega Luciano – e infatti la polizza grandi rischi e grandi eventi morbosi è gratuita per gli iscritti», dall’altra attraverso delibere ad hoc come quella appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale (la 84 dell’11 aprile) che consente di riscattare gli anni di università e di praticantato in 10 annie non più in cinquee con un tasso del 2,75% (si veda Il Sole 24 Ore del 18 marzo). È invece ancora in attesa del nullaosta ministeriale il progetto di una banca dati giuridica dell’avvocatura. «Tra i temi su cui ci stiamo concentrando – dice Luciano ci sono i fondi europei; ci siamo attivati, costituendo una sezione ad hoc chiamata Cf lab Europa, per affiancare le regioni e aiutarle a intercettare queste risorse, anche presentando loro progetti già elaborati e fare in modo che questi fondi siano un’altra forma di sostegno per i professionisti».