Ci sono le professioni dell’area sanitaria (infermieri, ostetriche, fisioterapisti ecc.) che dal 2006 aspettano l’istituzione dei rispettivi ordini. E non perché qualche politico in campagna elettorale l’abbia promesso alle rappresentanze sindacali. Ma più semplicemente perché quasi dieci anni fa il legislatore ha approvato un’apposita legge che prevedeva il riordino della disciplina. Da allora però, un po’ per inerzia delle istituzioni e un po’ per la fine anticipata delle legislature precedenti, è stato un cammino ad ostacoli dare attuazione a quanto già deciso da tempo. Senza nemmeno riuscirci. Quello dei sanitari, a dire il vero, è solo uno dei casi documentati da ItaliaOggi Sette ma che ben rappresenta come in materia di professioni le riforme che arrivano in porto non sono mai quelle che ne valorizzano il ruolo o migliorano le prospettive per i più giovani. Il caso dell’abrogazione delle tariffe minime inderogabili avvenuta nel 2006 per ritrovarle nel 2014 sotto forma di «parametri» (con buona pace del Consiglio di stato che non ha potuto fare a meno di far notare come ciò che è uscito dalla porta sia poi entrato dalla finestra) è sufficientemente emblematico. Ma l’elenco delle riforme annunciate o imposte dall’Europa e poi lasciate a metà è lungo (si veda tabella in pagina). Anche se spesso queste potrebbero dare una mano a migliorare quella concorrenza sul mercato dei servizi professionali tanto presidiata dall’Antitrust (che da ultimo ha sanzionato pesantemente avvocati e medici per aver messo in atto intese restrittive). Giusto per citare un altro esempio, le società tra professionisti sono state sponsorizzate proprio dall’Europa anche recentemente. Basta ricordare però che per ben tre volte – con le leggi n. 266/1997, n. 248/2006, n. 183/2011 – il legislatore ha approvato delle norme su questo strumento (anche con l’apporto di capitali esterni). Peccato che con l’ultimo intervento, quello che avrebbe potuto essere decisivo, però, il legislatore si è dimenticato di occuparsi del regime fiscale. Il risultato: c’è sulla carta la possibilità per i giovani di mettersi in società con altri colleghi per abbattere i costi ma non ci sono professionisti disposti a farlo per l’incertezza normativa.
Le riforme dimenticate
Argomento Legge di riferimento Stato dell’arte Equipollenza dei titoli di commercialista e revisione legale Decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 e successive modificazioni Ad aprile 2014 il decreto attuativo era pronto per essere licenziato dal Mef. Ma ad oggi se ne sono perse le tracce Regime fi scale delle società tra professionisti Leg ge 12 novembre 2011, n. 183 e successive modifi cazioni Il decreto del ministero della giustizia 8 febbraio 2013, n. 34 ha disciplinato le Stp, ma non il loro regime fi scale per il quale serve un intervento legislativo ad hoc di cui non c’è traccia Riordino della disciplina delle professioni sanitarie Legge 1 febbraio 2006, n. 43 e successive iniziative legislative L’ultima iniziativa è un ddl governativo approvato in Cdm il 26 luglio 2013. Oggi risulta arenato in Parlamento Polizza assicurativa dei medici Decreto legge 13 settembre 2012, n. 158 e successive modifi cazioni Regole in fase di defi nizione nonostante l’obbligo sia già in vigore dal 15 agosto 2014 Esercizio abusivo delle professioni Il disegno di legge, presentato il 10 aprile 2013, è stato approvato al Senato il 4 aprile 2014 Il ddl giace in commissione giustizia alla Camera dove attende i pareri delle commissioni competenti Testo unico della disciplina sulle professioni Decreto legge 13 agosto 2011 , n. 138 e successive modifi cazioni Nel dimenticatoio Defi nizione status giuridico dei restauratori Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modifi cazioni In fase di defi nizione Istituzione Albo degli amministratori giudiziari e aggiornamento delle tariffe Decreto legislativo 4 febbraio 2010, n. 14 e successive modifi cazioni Il 16 settembre 2014 il ministro della giustizia ha annunciato i provvedimenti attuativi. Ma ad oggi non c’è nulla Istituzione albo consulenti fi nanziari indipendenti Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modifi cazioni Regime transitorio prorogato per tutto il 2015 con la legge 116/2014