16.06.15 Il Sole 24 Ore – Sulle elezioni vertice Orlando-avvocati

Il ministero della Giustizia deve intervenire per mettere ordine nella confusione che si è creata dopo la bocciatura da parte del Tar del regolamento di Via Arenula utilizzato per l’elezione dei nuovi consigli dell’Ordine. All’indomani del verdetto del tribunale amministrativo del Lazio (si veda Il Sole24 Ore del 14 giugno) che ha contestato soprattutto la scarsa tutela delle minoranze, non si sono fatte attendere le reazioni dell’avvocatura. Si rallegra per il trionfo della democrazia il segretario dellAssociazione nazionale forense, Ester Perifano, che ha presentato il ricorso, anche se non può fare a meno di rammaricarsi per non essere stata ascoltata prima: «Eravamo profondamente convinti della nostra tesi e delle criticità che indicavamo e stupisce che il ministero della Giustizia, di frontea contestazioni precise e suggerimenti circostanziati, abbia scelto di confermare un regolamento che era chiaramente illegittimo. Ora ci aspettiamo­ prosegue Perifano­ che il ministero responsabilmente si impegni per rimediare al caos che siè creato: alcuni ordini hanno votato con le regole messe fuori gioco dal Tar, altri non hanno votato affatto e c’è un tasso di ricorsi altissimo davanti al Cnf, che riguarda circa il 30% degli ordini in cui le consultazioni si sono svolte». Dal presidente dell’Oua, Mirella Casiello, arriva l’invito al confronto per uscire dell’impasse:« L’Oua aveva segnalato le criticità del regolamento, specie per quel che riguardava la tutela delle minoranze, chiedendo l’intervento del ministero per porre rimedio alle incongruenze poi evidenziate dal Tar. Ora abbiamo Ordini che si sono rinnovati e altri che hanno attesoe si ritrovano orfani del regolamento elettorale. Ribadiamo l’invito di qualche mese fa: sediamoci attorno a un tavolo e troviamo una soluzione condivisa. Ne va della tenuta e della credibilità del sistema ordinistico, ma anche dell’immagine e dell’unità dell’avvocatura, in un momento delicato come questo, alla vigilia di un forte dibattito sul Ddl Concorrenza». Per il presidente dell’Associazione nazionale avvocati italiani Maurizio De Tilla, che ha “firmato” l’altro ricorso, gli ordini che fino a oggi non hanno ancora votato possono farlo ora in base alle rego­ le del Tribunale amministrativo del Lazio che ha dichiarato l’illegittimità degli articoli 7 e 9 per la parte in cui non tutelano le minoranze. Secondo De Tilla si accingono a convocare le elezioni almeno 40 ordini tra i quali Roma e Napoli. «Resta in dubbio la sorte per le elezioni già celebrate ­ spiega De Tilla­ ad eccezione di Salerno, Spoleto e Pisa che si sono attenuti al “criterio” Tar». Per Milano ­ ha sottolineato il presidente dell’Anai­ la lista Danovi è stata l’unica che ha vinto le elezioni nel rispetto della legge. Per oggi è previsto un incontro tra il presidente del Cnf Andrea Mascherin e lo staff del ministro Andrea Orlando.

 

Patrizia Maciocchi

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