18.09.13 QN – L’Anf rodigina difende la riforma «Necessario diminuire le sedi»

Anche l’associazione nazionale forense di Rovigo interviene sulla riforma ‘Severino’, ovvero quella che ha unito i territori di competenza del capoluogo a quelli di Adria ed Este, creando il caos. «Come sempre accade nel nostro Paese le riforme destinate a semplificare la burocrazia, nella specie giudiziaria, sono contestate sotto l’aspetto funzionale – spiega il presidente Lorenzo Pavanello -. Sarebbero le modalità, non la sostanza della riforma, a essere criticabili. E la critica è rivolta al legislatore italiano, pasticcione e incompetente. Non è così. Le lamentele nascondono un difetto cronico della pubblica amministrazione: ogni riforma che turbi la tranquillità acquisita viene contestata. Nel caso del Tribunale, le resistenze appaiono in linea con la consuetudine. Tutte le difficoltà che conseguono all’accorpamento di sezioni distaccate si aggiungono all’arretrato cronico che il sistema giudiziario italiano soffre da molti anni. L’unica soluzione risiede nell’organizzazione del lavoro. Se la giustizia è inefficiente, è al ministero che gli italiani devono rivolgere l’attenzione. Quanto al Tribunale di Rovigo, gli avvocati si attendono che la giustizia funzioni. I problemi sindacali si risolvono in ambito sindacale, i problemi organizzativi si risolvono in ambito ministeriale. La riduzione delle sedi giudiziarie è di capitale importanza». Organizzazione, che però, non si è ancora ben capita: sul ‘giallo’ della competenza dei procedimenti pendenti a Este, infatti, anche ieri non c’è stato chiarimento.

Qui l’articolo sulle pagine del QN MimesiTemp

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