Nel discorso alla Camera il premier Matteo Renzi è tornato su alcuni temi che hanno surriscaldato il clima delle relazioni con la magistratura. Il premier ha usato parola severe. «Nessuno in quest’aula sostiene che la giustizia si semplifica con le ferie dei giudici – ha detto il presidente del Consiglio – ma non c’è nessuno qui fuori che pensi che sia giusto che ci siano 45 giorni di chiusura dei tribunali per un servizio così delicato come la giustizia». Parole che – assieme alla imminente discussione in Senato su testi che potrebbero rimettere in discussione l’attuale equilibrio sulla responsabilità civile dei giudici – hanno gettato benzina sul fuoco delle polemiche fra Palazzo Chigi e i magistrati. «La questione vera che riguarda la giustizia sono le riforme vere, che devono essere efficaci. E purtroppo quello che abbiamo visto sinora è molto deludente». Così l’Anm – in una nota – risponde alla richiesta di un commento sul passaggio dell’intervento di Matteo Renzi sulle ferie dei magistrati. «Non servono nè slogan, nè dichiarazioni di intenti. Sono mesi che si parla di riforme – osserva il presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli – In materia civile è stato presentato un testo di legge che ci ha deluso. La giustizia civile soffre di una lentezza eccessiva, che è figlia dell’enorme carico di lavoro, non certo della scarsa efficienza dei magistrati italiani, che anzi sono tra i più produttivi d’Europa. Pensare che il carico di lavoro si risolva con gli strumenti deflattivi individuati è illusorio, soprattutto senza misure incentivanti che scoraggino cause inutili». Quanto al penale «ci sono solo linee guida e le anticipazioni sono ancora più deludenti. Ci aspettavamo un intervento serio sulla prescrizione che destrutturasse la ex Cirielli e invece ci si fermerà a qualche ritocco limitato. E non abbiamo ancora visto disegni seri di contrasto alla criminalità economica e alla corruzione. E resta il tema comune alla giustizia civile e non affrontato degli investimenti, in termini di risorse, personale e dell’innovazione». Per Sabelli, inoltre, va respinta con forza l’idea che la magistratura possa interferire in politiche aziendali». Osservazioni riferibili al caso Eni.
GLI APPUNTAMENTI La temperatura dei rapporti fra governo e magistratura dipenderà anche dall’evoluzione degli appuntamenti delle prossime settimane. Nella Commissione Giustizia del Senato dovrebbe partire l’iter relativo all’esame del decreto sulla Giustizia Civile (quello che contiene le nuove norme sulle ferie dei magistrati). In questo contesto è possibile che emergano novità anche sul tema della giustizia civile. In Commissione Giustizia gli equilibri fra centrosinistra e centrodestra sono precari