Via libera al Fondo per la Giustizia. Con l’articolo 10 la legge di Stabilità istituisce il Fondo presso il ministero, con una dotazione di 50 milioni di euro nel 2015. Le risorse vengono incrementante a 90 milioni nel 2016 e raggiungono quota 120 milioni nel 2017. Tra gli obiettivi il «recupero dell’efficienza del sistema giudiziario» e il «completamento del processo telematico».
Ed è proprio sul processo civile telematico che il ministro della Giustizia Andrea Orlando punta per tagliare i tempi dei processi-lumaca. Il deposito telematico sarà obbligatorio anche per gli atti endoprocedimentali dei processi già pendenti alla data del 30 giugno 2014 e si estenderà anche alle Corti di appello dal 30 giugno 2015.
Con l’obiettivo finale di comprendere in un sistema integrato anche il processo penale.
L’opportunità di allargare anche ai procedimenti penali è suggerita dai dati sul drastico taglio dei tempi, unito a un risparmio di spesa ottenuto con il processo telematico civile, in vigore dal primo luglio. Nel mese di luglio, rispetto al precedente, i tempi di deposito dei decreti ingiuntivi sono passati da 15 a 6 giorni, facendo registrare un meno 62% , mentre i tempi di pubblicazione sono scesi da 17 a 7 giorni (-59%).
In base ai dati, diffusi il primo agosto, era consistente anche il risparmio di spesa, calcolato dai tecnici in 40,4 milioni di euro negli ultimi dodici mesi: una somma pari a circa la metà della spesa informatica per la giustizia del 2013.