18.02.16 Il Sole 24 Ore – Tensioni nell’avvocatura sui compensi del Cnf

rimborsiUn gettone di presenza a forfait di 90.000 euro per il presidente, di 70.000 per il segretario e di 50.000 per vicepresidente e tesoriere. Importi cui vanno aggiunti i rimborsi delle spese. Fa discutere l’avvocatura il regolamento sui rimborsi spesee gettoni di presenza varato dal Consiglio nazionale forense. Per la prima volta, all’ufficio di presidenza vengono riconosciuti emolumenti per la carica rivestita. Invece, ai consiglieri “semplici”, sempre al netto dei rimborsi spese, sono previsti 650 euro per ogni seduta amministrativa o giurisdizionale. Sicuramente un cambiamento rilevante, come ricorda il presidente del Consiglio dell’ordine di Milano, già alla guida del Cnf, Remo Danovi: «Ho appreso da poco, e non senza meraviglia, del regolamento adottato già 2 mesi fa dal Consiglio nazionale forense. Nei 15 anni in cui sono stato consigliere, poi vicepresidente e infine presidente del Cnf, fino al 2004, erano previsti solo rimborsi spese, assolutamente documentate, per viaggio vitto e alloggio, senza alcuna distinzione tra consiglieri, componenti dell’ufficio di presidenza e presidente stesso». E poi Danovi puntualizza: «Non ho mai percepito alcun gettone di presenza per nessun tipo di sedutao altre attività. Dopo il 2004 non posso dire, ma credo che le cose fino ad oggi non fossero cambiate. Per quel che ricordo, le spese alberghiere potevano essere sostituite da un rimborso forfettario di cui non ricordo l’importo, per i consiglieri che avessero optato per un alloggio in affitto anziché per l’albergo. Ma non era il mio caso. Anche l’Ordine di Milano, che presiedo da un anno, non rico­ nosce alcun gettone di presenza ai consiglieri e al presidente. E credo sia giusto così». Anche Sergio Paparo, presidente dell’Ordine di Firenze e “storico” protagonista della politica forense tiene a sottolineare che «a Firenze nè io nè i consiglieri percepiamo emolumenti. Solo documentati rimborsi spese. Tenga conto che, se anche volessimo deliberare in quella direzione, dovremmo prevedere poste a bilancio e confrontarci con gli iscritti all’Albo. Insomma dovremmo rendere conto a tutti i legali di Firenze. È vero che l’incarico istituzionaleè sempre impegnativo se fatto con serietà, ma ritengo che il riconoscimento di un cospicuo gettone di presenza può rappresentare un fattore di inquinamento. Oltretutto, quanto al metodo, si poteva pensare di decidere adesso ma solo per la prossima consiliatura limitando in questo modo le polemiche». Polemiche che traspaiono an­ che nelle parole di una battagliera Mirella Casiello, presidente dell’Oua: «siamo sorpresi, perché la delibera è del dicembre scorso, ma se neè appresa la notizia solo in questi giorni, unitamente a quella relativa al varo di un quotidiano, sempre ad opera del Cnfe semprea spese degli avvocati, frai quali il malcontentoe il disagio è evidente. Se ne parlerà sicuramente la prossima settimana nel corso dell’assemblea dell’Oua che si terrà a Roma». Anche Casiello tiene a ricordare che «entrando sommariamente nel merito, voglio ricordare che né i delegati dell’Oua, né i componenti dei CdO godono di gettoni di presenza, e penso che, vista la situazione economica in cui versa l’avvocatura, sia anche giusto così». E sull’altro fronte caldo di questi giorni, la decisione del Cnf di lanciare un nuovo quotidiano nazionale, «Il Dubbio», è pochi giorni fa una delibera dell’Oua di forte critica e censura, con la richiesta di ritirare l’iniziativa. Critica anche l’Anf, con il presidente Luigi Pansini: «Ciò che preoccupa è il metodo autoreferenziale con il quale il Cnf sta procedendo su giornale e gettoni. Tanto per il giornale quanto per il gettone il Cnf aveva deciso da tempo e in piena autonomia e autoreferenzialità. Il regolamento sul gettone­ emolumento è della metà di dicembre, così come è della meta di dicembre la delibera di approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2016 (per il quale è previsto un disavanzo di 1.599.000,00 euro per effetto del giornale dell’Avvocatura)».E Pansini allora rilancia la necessità di rivedere l’ordinamento forense per evitare che al Cnf facciano ancora capo come ora i poteri legislativo, esecutivo e giurisdizionale.

Le cifre

euro 260.000

Il totale dei compensi Il regolamento appena varato dal Cnf prevede il riconoscimento di emolumenti complessivi all’ufficio di presidenza per 250.000 euro, oltre ai rimborsi spese

euro 650

Il gettone di presenza Ai consiglieri è invece riconosciuto, sempre al netto dei rimborsi spese, un gettone di presenza a seduta (amministrativa o giurisdizionale) di 650 euro

Giovanni Negri

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