Nel novero degli emendamenti approvati pochi giorni fa dalla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati spicca quello, a firma della presidentessa Donatella Ferranti, volto a modificare il disposto dell’articolo 84 del Decreto Legge 69/2013 mediante il mancato riconoscimento di compensi all’organismo di mediazione in caso di mancato accordo tra le parti all’esito del primo incontro.
Orbene non v’è chi non veda le perniciose conseguenze dell’eventuale approvazione di tale emendamento all’interno del testo finale della legge di conversione del “Decreto del Fare”.
Anzitutto, per come formulata, la disposizione in questione non sembra avere carattere imperativo; dal che consegue la sua derogabilità e l’ulteriore inevitabile creazione di fasce di organismi di mediazione prediletti non già in ragione della qualità dei servizi somministrati ma dalla convenienza meramente economica delle procedure attivate.
Tempo fa gli avvocati italiani riuniti a congresso, a Milano, inneggiavano alla necessità di non mercificazione ovvero mercificabilità dei diritti soggettivi dei consociati dell’ordinamento giuridico.