Cinquant’anni fa, il primo dicembre del 1970, il Parlamento italiano approvò la legge sul divorzio. Dopo oltre un secolo dai primi tentativi parlamentari, il principio dell’indissolubilità del matrimonio viene rivisto alla luce di una mentalità laica e tollerante che va via via affermandosi. Con la legge 898, che reca tra i primi firmatari gli onorevoli Fortuna e Baslini, lo Stato si riappropria del diritto a fissare le regole sullo scioglimento del matrimonio, diritto che fino ad allora era riservato ai Tribunali ecclesiastici della Sacra Rota. La legislazione sul divorzio fu votata da un ampio schieramento politico che mise in minoranza la Democrazia Cristiana, il Movimento Sociale e i monarchici. Dopo poche ore dall’approvazione della legge, un comitato di ispirazione cattolica annuncia la presentazione delle firme per il referendum abrogativo sul quale gli italiani saranno chiamati ad esprimersi quattro anni dopo.
L’avvocato Giampaolo Di Marco, membro del direttivo di A.N.F., è intervistato sul tema all’interno della rubrica quotidiana di Radio Margherita – “Parliamone con…”
Sotto il file audio per ascoltare l’intervista.