Si è riaccesa la «guerra» tra Antitrust e l’avvocatura. Tutto nasce dalla decisione dell’Antitrust di multare il Consiglio nazionale forense (Cnf) per una circolare sulle tariffe (da anni abolite).
«È incredibile – afferma Mirella Casiello, presidente dell’Organismo unitario dell’avvocatura – che a distanza di anni, le lenzuolate di Bersani sono del 2006, per una semplice circolare si sia proseguito con un procedimento ampiamente superato dalla storia. È bene ricordare che i compensi non sono più in vigore e che gli avvocati hanno messo alle spalle i tariffari».
In compenso sono rimasti i parametri ministeriali che però sono consentiti per legge e previsti anche dalla riforma delle professioni. «Eppure l’Antitrust non solo commina una multa al Cnf, ma la quantifica in modo sproporzionato – continua Casiello -. Quasi un milione di euro, a danno degli avvocati italiani, in un Paese, oltretutto, dove regnano veri e propri oligopoli, a partire dal settore assicurativo e bancario. Sembra, purtroppo, un atteggiamento punitivo: un attacco allo stesso sistema ordinistico e ai principi etici che lo ispirano. Siamo al fianco del Cnf e di tutta l’avvocatura in questa battaglia».