Gli avvocati: serve formare le cancellerie
Processo civile telematico: in attesa di un intervento legislativo per meglio attuarlo, il guardasigilli mette tutti intorno al tavolo e dispone l’avanti tutta sul primo step, l’obbligatorietà dei depositi telematici. Ormai è solo una questione di giorni: il 30 maggio partiranno i depositi telematici e senza alcun rinvio. Intanto, il 19 maggio scorso si sono riuniti tutti presso il Ministero della giustizia: il ministro Andrea Orlando con le rappresentanze di Csm, Cnf, Avvocatura dello stato, Oua, Anf con le altre sigle del mondo dell’avvocatura e della magistratura per fare il punto sullo stato dei lavori. L’Oua la chiama «la costruzione della giurisdizione 2.0»: un concetto che ben rende il cambiamento di registro che le aule di giustizia italiane devono affrontare se vogliono che informatizzazione e sviluppo del pct, non siano solo parole. Identificati, infatti, tra gli obiettivi primati del Ministero che sta facendo leva sulla necessità di un’avanzata informatizzazione degli uffi ci e della formazione, a oggi ancora defi citaria, delle cancellerie, saranno l’asse portante dei lavori del tavolo che continuerà a riunirsi di qui alle prossime settimane, anche con incontri su tematiche specifi che per affrontare le criticità connesse alla fase di transizione. Di nuovo, rispetto al passato, c’è che il ministro vuole dialogare con tutti gli attori del processo e del comparto Giustizia in generale e il tavolo dell’avvocatura così come questo sul pct, ne sono la prova. L’Oua chiede di «intervenire sul sistema telematico per evitare eventuali interruzioni del servizio con danni a seguire per il lavoro dei legali e l’esercizio del diritto di difesa: la realtà strutturale del paese è quella di un’informatizzazione in alcune zone inesistente e connessioni Internet lentissime. Serve l’impegno di tutti per costruire la giurisdizione 2.0 con norme attuative e transitorie anche dopo l’entrata in vigore dell’obbligatorietà», ammonisce il presidente Nicola Marino. L’avvocato chiede «risorse straordinarie sul piano infrastrutturale con connessione e software adeguati e distribuiti in modo omogeneo nei presidi del paese, formazione di magistrati, funzionari e avvocati con un’implementazione dei cancellieri». Ma tante sono ancora le criticità da affrontare e le proposte su cui lavorare scovate una per una dalle varie rappresentanze di categoria. Per l’Oua occorre ancora combattere certe distonie: «Cancellerie che fanno comunicazioni telematiche dei soli dispositivi dei provvedimenti e rimandano al cartaceo per motivazioni e copia integrale del provvedimento, molti giudici che scrivono tutto ancora a mano e sempre le cancellerie che aprono e pubblicano con ritardo la memoria inviata dal legale con conseguente riduzione dei giorni di lettura e di risposta per la controparte». La rappresentanza politica dell’avvocatura riporta anche la mancanza di corsi pratici alle cancellerie da svolgersi spesso durante lo straordinario dei funzionari che non venendo riconosciuto, fi nisce per comportarne il mancato svolgimento. L’Anf, attraverso il segretario Ester Perifano, chiede invece di «modifi care il cpc per renderlo compatibile con le modalità telematiche per non rischiare che, all’entrata in vigore del pct, il suo funzionamento non sia compatibile con le norme del codice di rito, una proposta», assicura, «ripresa, condivisa e supportata anche dal Csm». Tutti temi sensibili a cui anche l’Unione camere civili ha aggiunto alcune proposte: «la visione della controparte delle memorie istruttorie depositate solo dopo la scadenza del termine, l’abolizione del pagamento della marca per le notifi che telematiche e la possibilità per l’avvocato di prelievo telematico dagli archivi degli uffici degli atti depositati, con valenza di autentica».
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