Nuovo ricorso contro il regolamento sulle specializzazioni forensi. Dopo Oua e Anai, anche l’Associazione nazionale forense ha impugnato al Tar Lazio il decreto ministeriale. In particolare, secondo Anf, le criticità più lampanti sono: il criterio con cui si è pervenuti all’individuazione dei settori di specializzazione, la previsione di un colloquio dinanzi al Cnf in caso di domanda per il conseguimento del titolo per comprovata esperienza, la «disparità di trattamento» che subiscono gli avvocati in ragione delle segmentazione di alcuni settori rispetto alla genericità di altri. In particolare, secondo il segretario generale, Luigi Pansini, da un lato nella legge forense l’università «diventa garante dell’uniformità, omogeneità e imparzialità per conseguire il titolo di avvocato specialista». Dall’altro, «il regolamento toglie questo ruolo centrale all’università, e lo attribuisce in via esclusiva al Cnf e ai Consigli dell’ordine»
26.11.15 Italia Oggi – Legali specialisti, ricorso n.3
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