Si chiama Jobs Act la riforma del diritto del lavoro varata nel 2015 dal Governo Renzi e nello specifico dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti che, attraverso una serie di provvedimenti, vorrebbe tentare di invertite la rotta disastrosa della precarizzazione del lavoro riaffermando la centralità del contratto a tempo indeterminato. Su questo argomento, rivisto alla luce della disciplina normativa e giuridica, si è svolto nell ‘ aula della Corte d ‘ Appello l ‘ incontro dal tema: ” Jobs Act come è cambiato il lavoro ” , organizzato dal Consiglio dell ‘ O rdine degli Avvocati e dall ‘ Associazione Nazionale Forense, nell ‘ ambito della formazione continua degli avvocati. Il tema del Jobs Act è stato trattato non solo tenendo in considerazione le implicazioni sociali della nuova normativa sul rapporto di lavoro subordinato ma anche come conseguenza dal punto di vista della giurisdizione che vedrà impegnata la magistratura del lavoro nella risoluzione dei possibili conflitti che si potranno verificare principalmente per l ‘ interpretazione della norma. All ‘ incontro sono intervenuti Barbara Fatale, giudice della Corte d ‘ Appello – Sezione Lavoro, il professor Umberto Gargiulo della cattedra di diritto del lavoro dell ‘ Università Magna Græcia e l ‘ avvocato del foro di Catanzaro Ernesto Mazzei, specializzato in diritto del lavoro. «La grave crisi del lavoro specie nel meridione che vede una ampia schiera di giovani in cerca di occupazione – ha detto il presidente dell ‘ Associazione Nazionale Forense (Anf), Roberto Colica – rappresenta un freno allo sviluppo e riscatto del mezzogiorno e la nuova normativa sul Jobs Act può costituire di certo un volano per la crescita. Lo Jobc Act è una nuova concezione del rapporto di lavoro subordinato, finalizzato alla stabilizzazione del lavoro a tempo determinato, che offre maggiori garanzie sotto il profilo della continuità del rapporto di lavoro ma che prevede una serie di limiti e di possibilità che possono offrire una migliore organizzazione del rapporto lavorativo. In questo momento stiamo operando in un terreno incognito ed è proprio per tale motivo che l ‘ associazione nazionale forense si è sentita investita della necessità di fare chiarimento sulle implicazioni che possono derivare a seguito del varo di questa normativa. L ‘ intento dell ‘ evento – ha concluso Colica – è quello di cercare di rafforzare la conoscenza e la pratica degli avvocati su di un argomento che di certo sarà molto dibattuto e che speriamo possa dare esiti lavorativi positivi ai nostri giovani proprio come è successo in varie parti d ‘Italia ” .