La Cassa forense si costituirà in giudizio per opporsi al ricorso presentato dall’Aiga al Tribunale di Palermo con cui si chiede di far partecipare alle votazioni per il rinnovo delle cariche tutti gli avvocati iscritti agli Albi, compresi quelli che sino a oggi non hanno mai versato i contributi nelle casse dell’ente, e non soltanto i professionisti già iscritti alla Cassa.
«Abbiamo preso questa decisione con l’auspicio che la prossima tornata elettorale, prevista per il 9 settembre, possa svolgersi secondo i modi e i tempi prestabiliti nell’interesse di tutti gli avvocati – ha dichiarato il presidente, Alberto Bagnoli – e nello stesso tempo che il comitato dei delegati possa varare il nuovo regolamento che stabilisce l’ammontare dei contributi minimi dovuti dai professionisti con redditi inferiori ai 10.300 euro».
Sul punto è intervenuto il presidente dell’Aiga, l’associazione dei giovani avvocati, Dario Greco: «Cassa forense è un patrimonio di tutta l’avvocatura italiana e non è ammissibile discriminare qualcuno in base al reddito, espropriandolo dal diritto di voto. Con l’entrata in vigore della riforma forense tutti gli avvocati italiani sono iscritti automaticamente a Cassa forense e quindi tutti hanno il diritto di eleggere i propri rappresentanti».