È il penalista Andrea Mascherin il nuovo presidente del Consiglio nazionale forense. La fumata bianca per il cambio della guardia alla guida della rappresentanza istituzionale degli avvocati c’è stata ieri nel corso della prima riunione amministrativa dopo il rinnovo elettorale. Mascherin, che raccoglie il testimone del presidente uscente Guido Alpa, ha già ricoperto la carica di consigliere segretario nella scorsa legislatura.
Il nuovo plenum del Cnf, che resterà in carica fino al 2019, è composto da 33 componenti, con 8 avvocate, per rispettare il principio della rappresentanza di genere introdotto dalla riforma dell’ordinamento forense. Il neo presidente si fa garante dei diritti dei cittadini: «il nuovo Cnf lavorerà per promuovere l’impegno dell’avvocatura per la ripresa sociale del Paese nel rispetto dei valori e dei principi di una società democratica: questo significa – afferma Mascherin – che al centro dell’impegno ci sarà la tutela dei diritti dei cittadini, che non devono essere sacrificati a valori meramente economici».
Andrea Mascherin prende il timone del Cnf dopo che il suo predecessore Guido Alpa ha vinto la sfida di dotare gli avvocati di una legge ad hoc, ma anche in un momento in cui c’è in vista la discussione Parlamento del disegno di legge concorrenza il cui piatto forte è rappresentato dal via libera alle società di capitali escluse dalla riforma forense. Mascherin, dal canto suo, assicura l’intenzione di mettere al passo con i tempi la professione, ma senza mettere in discussione gli aspetti che sempre l’hanno maggiormente qualificata.
«Con specifico riguardo alle sfide che attendono la professione – dichiara Mascherin – è necessario un cambio di marcia verso una ulteriore modernizzazione della professione, con lo sguardo sempre attento alla tutela dei grandi valori che hanno sempre fatto dell’avvocatura il baluardo delle democrazie occidentali. Al neo presidente sono arrivati gli auguri di buon lavoro da parte di tutte le componenti dell’avvocatura. Il segretario dell’Associazione nazionale forense Ester Perifano si augura che sotto la sua guida «l’organo istituzionale dell’avvocatura possa essere luogo di confronto, nell’ottica di un miglioramento della professione al servizio della comunità».
Un invito a non frenare la trasformazione in atto arriva dalla presidente dell’Associazione nazionale giovani avvocati Nicoletta Giorgi. «Da tempo chiediamo – afferma la leader degli under 45 – il coraggio di riconoscere la nuova avvocatura, di guidare le riforme con nuove prospettive e senza ostacolare la trasformazione ormai in atto».
Anche la presidente dell’Oua Mirella Casiello si augura di lavorare a fianco del Cnf «ciascuno nei rispettivi ruoli, istituzionale e politico per rispondere ai problemi e alle preoccupazioni degli avvocati italiani». Mirella Casiello individua le priorità da affrontare con urgenza e capacità propositiva e progettuale nel processo civile e penale, Ddl concorrenza e regolamenti ministeriali sulla legge forense, ma soprattutto la questione giovanile. Calorose congratulazioni arrivano dal fronte dell’Unione camere penali. Il presidente Beniamino Migliucci sottolinea di aver avuto il «piacere di apprezzare nel tempo Mascherin per la sua coerenza nella difesa dei principi che ispirano la professione».