28.05.15 Il Sole 24 Ore – Notai, sulle vendite la Giustizia «riapre»

Il governo apre ai notai in merito al Ddl concorrenza, sulla norma che dà anche agli avvocati la possibilità di stipulare contratti di compravendita per gli immobili non residenziali fino a 100mila euro. Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia, intervenendo a una tavola rotonda organizzata da Federnotai (il sindacato dei notai), ha detto: «Il Governo è disponibile a riaprire il dialogo con notai e avvocati. Il Ddl concorrenza è in fase di discussione in commissione, siamo aperti al confronto per migliorare il testo. I notai sono importanti per il controllo della legalità nel trasferimento degli immobili. Per prevenire il contenzioso è importante anche il loro contributo». Tuttavia Ferri ha invitato i notai a «essere protagonisti: devono cavalcare e non subire il cambiamento». Carmelo Di Marco, presidente Federnotai, ha apprezzato le parole del sottosegretario: «Mi sento un po’ rincuorato». Ma ha aggiunto: «Non siamo spaventati dalla concorrenza, ma per rendere più concorrenziale la nostra professione si potrebbe rendere meno costoso l’accesso e favorire i concorsi». La norma sul trasferimento di immobili è stata criticata un po’ da tutti i partecipanti alla tavola rotonda. Per Giuseppe Tesauro, presidente emerito della Corte costituzionale, «non c’è trasferimento di competenze tra notaie avvocati, quindi non c’è concorrenza». «Sugli immobili – ha detto Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria- la soluzione migliore è quella della garanzia pubblica che i notai offrono. Gli immobili industriali sono quasi tutti sotto i 100mila euro.I costi per le imprese con le nuove norme rischiano di aumentare». Tuttavia, per Lo Bello «la legge sulla concorrenza è fondamentale, non deve preoccupare nessuno. Con la concorrenza i più bravi migliorano. E i notai sono una eccellenza grazie a un percorso di studi serio». Anche Rodolfo Sabelli, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, ha sottolineato come «la funzione notarile permette una forte garanzia». Gaetano Stella, presidente Confprofessioni, infine ha criticato come sono state affrontato le liberalizzazioni: «in maniera semplicistica. Il Ddl concorrenza non contiene una vera concorrenza».

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