GIUSTIZIA; DI MARCO (ASS. NAZ. FORENSE): OBIETTIVI FISSATI DA EUROPA SU DURATA PROCESSI SONO DIFFICILI, SE NON SI AUMENTANO RISORSE DEL SISTEMA. APPELLO AL GOVERNO A FARE PRESTO E BENE, STOP A CONTINUO CAMBIO DELLE REGOLE

“L’Unione europea chiede al sistema giustizia italiano di ridurre i tempi di decisione entro il 2026 del 40% nel civile e del 25% nel penale assumendo come base di partenza i dati del 2019. Traguardo difficile, se non si aumenteranno le risorse del sistema giustizia (soprattutto quelle strutturali, non quelle temporanee del P.N.R.R.), sugli organici e sull’organizzazione del lavoro negli uffici giudiziari, oltre che sull’inserimento di maggiori competenze manageriali negli uffici. Il nostro appello al Governo è fare presto, ma fare bene: si inverta la rotta rispetto agli ultimi anni quando l’intervento riformatore si è incentrato ossessivamente sul rito e sulle regole processuali”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Giampaolo Di Marco, intervenuto oggi all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, presso la Corte di Appello dell’Aquila. L’appello è stato fatto dai rappresentanti dell’ANF in altre 22 Corti d’Appello su tutto il territorio italiano.
“L’Associazione Nazionale Forense – continua Di Marco – crede che sia indispensabile che sia consentita all’Avvocatura una maggiore partecipazione all’attività organizzativa degli uffici giudiziari, dando seguito alle esperienze di buone prassi già esistenti in diversi Tribunali, con l’istituzione di cabine di regia per l’organizzazione dell’esercizio della giurisdizione con particolare riferimento alla gestione ed organizzazione degli Uffici del processo, che, così come altre esperienze quali “Osservatori della giustizia”, di “monitoraggio” ed i numerosi “protocolli”, siglati per la gestione delle udienze soprattutto nella recente fase pandemica, dimostrano la possibilità di fattiva collaborazione fra magistratura ed avvocatura. Agli amici magistrati vogliamo dire che l’aumento delle forme di partecipazione degli avvocati nei consigli giudiziari e nelle valutazioni di professionalità è un arricchimento culturale per tutti, nell’ottica di rendere più partecipate le procedure di valutazione. Così come l’utilizzo di sistemi di misurazione oggettivi delle performance è un importante elemento di trasparenza. Non dobbiamo avere paura dei numeri”.
“ANF auspica che nel 2023 rimetta al centro la giurisdizione e la risoluzione delle controversie, anche nelle forme alternative, in un rapporto complementare e non più oppositivo” – conclude Di Marco.

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