Accordo Cassazione-Cnf sui nuovi ricorsi

Il Sole 24 Ore, di Giovanni Negri –

Si allarga l’area della trattazione in camera di consiglio. E la Corte di cassazione firma un protocollo con il Cnf per una gestione dei ricorsi civili. Obiettivo l’adeguamento a quanto previsto, da l 30 ottobre, per effetto dell’entrata in vigore della nuova disciplina prevista dal decreto legge n. 168 del 2016. Quanto al regime transitorio, si introduce la possibilità dell’intimato, per i ricorsi già depositati al 30 ottobre nei quali avrebbe avuto la possibilità di partecipare alla discussione orale, di presentare memoria, con procura speciale, negli stessi termini entro i quali può farlo il contro ricorrente. In linea generale le memorie da presentare in vista della trattazione camerale non dovranno superare le 15 pagine. La proposta di trattazione camerale davanti alla sesta sezione sarà formulata secondo il modello predisposto che verrà notificato ai difensori insieme al decreto di fissazione dell’udienza e al relativo avviso. Nei contenuti dovrà essere indicata per la prognosi di inammissibilità e improcedibilità a quale ipotesi si fa riferimento; come pure dovrà essere indicato nel giudizio di manifesta fondatezza qual è il motivo manifestamente fondato e il precedente giurisprudenziale di riferimento. Stesso discorso per il pronostico di manifesta infondatezza. In ogni caso, quando un ricorso è avviato alla trattazione in camera di consiglio di sezione ordinaria, le parti potranno chiedere che la trattazione avvenga invece in pubblica udienza indicando la questione di diritto di particolare rilevanza che giustifica la discussione pubblica. Canale digitale da utilizzare poi, appena il sistema lo renderà possibile per le comunicazioni del procuratore generale.

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