AVVOCATI; DI MARCO (ANF): PIU’ POTERI AL CONGRESSO PER CAMBIARE IN MEGLIO LA PROFESSIONE, VALORIZZARE LA PARTECIPAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI

“Non è più rinviabile una riforma complessiva dell’ordinamento professionale forense, in senso democratico e partecipativo, incentrata su una ridefinizione della governance che passi dalla separazione dei poteri e delle funzioni giurisdizionali, regolamentari e amministrative. Si rafforzino le funzioni del Congresso Nazionale Forense, e si valorizzi la partecipazione delle Associazioni forensi maggiormente rappresentative alla vita politica delle istituzioni forensi, riconoscendo il loro apporto alle scelte a tutela degli Avvocati, ampliando le ipotesi di consultazione obbligatoria.”
Questo l’appello del Segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Giampaolo Di Marco, a margine del Congresso nazionale in corso a Lecce.
“E’ urgente – continua Di Marco – aumentare la compattezza e l’ascolto della categoria, perché la riforma della professione è la sfida che ci attende, e dobbiamo affrontarla serrando le fila degli Ordini, delle Unioni territoriali e delle associazioni. Abbiamo alle nostre spalle un decennio di aspettative: correva l’anno 2012 e a Bari si approvò una prima mozione che invocava l’immediata approvazione della riforma forense (dato l’imminente termine della legislatura) ed una seconda con la quale chiedeva al Parlamento di provvedere ad una serie di modifiche di questa legge, che tutte le componenti dell’Avvocatura ritenevano necessarie. A distanza di dieci anni, gli interventi correttivi non sono mai stati realizzati”.
“Bisogna apportare al più presto questi correttivi, nel rispetto dell’Assemblea, per realizzare al meglio gli obiettivi che un’Avvocatura coesa si deve prefiggere. Occorre cambiare passo, se non ora quando?” – conclude Di Marco.

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